2016-01-05 08:07:00

Sulle borse l'ombra della Cina e della crisi del Golfo


Il mondo finanziario in fibrillazione dopo che, inattesa si è registrata una giornata nera sui mercati mondiali. A causare l’ondata di ribassi, l’andamento negativo delle borse cinesi e gli effetti sul prezzo del petrolio della crisi tra Arabia Saudita e Iran. Unico aspetto positivo l’esordio in borsa del titolo Ferrari. Il servizio di Giancarlo La Vella:

La valanga di vendite sui mercati cinesi causa una giornata negativa senza precedenti. L’Europa brucia 264 miliardi di euro, mentre Wall Street ha fatto registrare la peggiore apertura dal 1932. Per quanto riguarda le cause del vistoso calo, oltre all’economia cinese che dà segni di instabilità con lo yuan ai minimi da cinque anni sul dollaro e il calo della produzione manifatturiera, a peggiorare il quadro le tensioni tra Arabia Saudita e Iran. Di fatto Shanghai ha perso il 6,8%, Shenzen l'8,2%. A seguire Tokyo con un calo del 3%. E poi le borse europee con il segno meno per tutte le piazze dal 4 al 2 %. Nonostante tutto, esordio positivo per la Ferrari che chiude a 43,67 euro in aumento rispetto ai 43 euro dell'avvio. Anche per la giornata odierna preoccupazioni nonostante il cauto avvio positivo delle borse asiatiche. 








All the contents on this site are copyrighted ©.