“Nell’anno che si apre oggi, continueremo a pregare per la pace nella nostra terra, perché gli israeliani e i palestinesi abbandonino le vie della violenza e si mettano sulla strada che conduce alla pace. Il Signore, quando sarà venuto il momento, ci accorderà pace e riconciliazione”. Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio e per la Giornata mondiale della pace, celebrata ieri, 1° gennaio, nella chiesa concattedale del Patriarcato latino di Gerusalemme.
Il bene morale nasce dall’amore
Nell’omelia - riferisce l'agenzia Sir - mons. Twal ha esortato a non lasciarsi vincere
dal male ma a rispondere con “la generosità e con il perdono”. “Il male – ha spiegato
– non è una forza anonima. Il male passa attraverso la libertà umana. Il male ha sempre
un viso e un nome: il viso e il nome degli uomini e delle donne che l’hanno scelto
liberamente e che noi conosciamo. E se andiamo a cercarne le componenti più profonde,
il male è, in definitiva, una tragica rinuncia alle esigenze dell’amore. Al contrario,
il bene morale nasce dall’amore, si manifesta come amore ed è orientato all’amore”.
Appello contro la vendita delle armi
Il patriarca si è soffermato sull’Anno Santo della misericordia che, ha detto, “ci
impone di lasciarci coinvolgere sempre e in modo responsabile per far sì che la vita
delle persone e dei popoli sia rispettata e promossa. Non possiamo che stigmatizzare
con vigore i mali di carattere sociale e politico che affliggono il mondo. Non possiamo
che condannare la vendita di armi”.
La preghiera per i capi politici
Il pensiero di Twal si è rivolto poi all’Iraq e alla Siria, alla “minacciosa situazione”
della Terra Santa, dove “non si arriva ancora, nella verità e nella giustizia, a riallacciare
i fili della reciproca comprensione”, al terrorismo, “che sembra spingere il mondo
intero verso un futuro di paura e di angoscia. È vero: noi abbiamo paura, il mondo
ha paura, e le bombe atomiche che accumuliamo non servono a niente”. Da qui l’esortazione
finale, per l’anno nuovo, “a pregare per i capi politici” e a “condividere con tutti
gli abitanti di questa terra le loro gioie e le loro pene”. (R.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |