Ammontano a 2,5 milioni di dollari gli aiuti stanziati dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti per le Chiese dell’Europa centrale ed orientale. L’obiettivo – si legge in una nota della Sottocommissione episcopale americana per gli aiuti alla Chiesa europea – è quello di promuovere programmi di sviluppo per i giovani, sostenere iniziative di evangelizzazione e rafforzare la pastorale familiare nei Paesi dell’ex Unione Sovietica.
La sfida pastorale delle Chiese nei Paesi dell’ex Urss
“Sin dalla caduta dell’Urss – spiega l’arcivescovo di Chicago, Blase Cupich, presidente
della Sottocommissione episcopale – le nazioni che ne facevano parte hanno dovuto
lottare per crearsi, ciascuna, uno spazio di preghiera e di crescita spirituale”.
Per questo, sottolinea il presule, “provvedere a tutte le necessità pastorali di questi
Paesi rappresenta una vera sfida”, ma gli stanziamenti della Chiesa statunitense “aiuteranno
a risolvere i problemi maggiori”.
Priorità per donne e bambini
Tra i progetti che verranno finanziati, c’è quello dell’associazione ungherese “Te-Te”:
situata nella diocesi di Szombathely, essa si occupa della regolamentazione naturale
della famiglia e della salute ginecologica delle donne, offrendo anche soluzioni naturali
all’infertilità. Un secondo progetto che riceverà aiuti sarà quello delle Suore Albertine
di Irkutsk, in Russia: costruire un asilo-nido per accogliere i bambini provenienti
da famiglie disagiate economicamente e socialmente. Tale servizio si andrà ad aggiungere
ai 50 pasti caldi che ogni giorno le suore già offrono ai minori, aiutando la loro
crescita non solo fisica, ma anche spirituale.
Fondi raccolti anche con la colletta di Quaresima
Solitamente, i fondi stanziati dalla Sottocommissione vengono raccolti anche grazie
alla colletta del tempo di Quaresima. Per il 2016, quindi, la data è fissata per il
10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri. (I.P.)
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