Inizio d’anno di sangue in Israele. L’attacco di
un uomo armato in un locale di Tel Aviv, ha provocato almeno due morti e sette feriti.
Si sospetta la mano del terrorismo, ma le autorità non escludono per ora nessuna ipotesi.
Paola Simonetti:
Spari a bruciapelo hanno seminato terrore e morte oggi in Israele, in un affollato
pub di Tel Aviv, al civico 130 della centralissima via Dizengoff. Almeno due le persone
cadute sotto il fuoco di un uomo, che in base ad alcune testimonianze, prima di entrare
in azione aveva sostato in solitudine, seduto, fuori dal locale. Almeno sette i feriti,
di cui due in gravi condizioni, colpiti dalle schegge provocate dai proiettili, ma
anche dal panico della folla in fuga. I media locali parlano di un attacco terroristico,
ma la polizia per ora non sarebbe in grado di confermare se si sia trattato di attentato
o di un atto di criminalità. E ora è caccia all’autore della sparatoria, un arabo
israeliano, riuscito a fuggire subito dopo l’attacco e di cui si sono perse le tracce.
E per prevenire un’escalation di pericolosa tensione, proprio oggi le autorità militari
locali hanno deciso di riconsegnare alle rispettive famiglie i corpi di 23 palestinesi
uccisi nelle ultime settimane dopo che, secondo la versione ufficiale, avevano lanciato
attacchi contro israeliani.
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