2015-12-31 12:18:00

CCS lancia sms solidale per finanziare progetto in Mozambico


Ultimo giorno per poter contribuire alla campagna raccolta fondi “Ricomincio da te” per il finanziamento di un progetto a favore dei bambini di Gorongosa, in Mozambico. A proporla è il Centro cooperazione e sviluppo (CCS), Associazione genovese attiva nel Paese africano dal 1988. Il numero di cellulare a cui inviare un sms solidale è il 45503, ma allo stesso numero si può anche telefonare da rete fissa per una donazione di 2 euro. Per saperne di più, Adriana Masotti ha intervistato Daniela Fiori, responsabile comunicazione del Centro:

 

R. – Il nostro progetto intende aiutare questi bambini proprio a ricominciare le loro vite. In Mozambico, nell’area di Gorongosa, negli ultimi due anni e mezzo circa, si è avuto un ritorno della guerra civile. Essendo questo il territorio dei ribelli, le popolazioni locali hanno subito gravissime conseguenze: sono state costrette a lasciare le loro case, si sono rifugiate nelle foreste, in alcuni casi sono stati allestiti campi profughi. E anche se c’è stato di recente un tentativo di ritornare alle proprie case, perché tra le due parti c’è un tentativo di accordo, di fatto queste popolazioni non hanno più nulla. Quel poco che faticosamente si era costruito, anche grazie alla nostra presenza, perché noi siamo lì da oltre 25 anni, è andato perduto: le scuole sono distrutte e la stessa cosa i centri sanitari. L’intento del progetto “Ricomincio da te”, cui si può partecipare, è quello di ricostruire le scuole, i centri di salute, riattrezzare il tutto e riavviare anche un ciclo di visite mediche per oltre 6 mila bambini di quest’area.

D. – Ecco il numero solidale a cui mandare un sms è il 45503, però solo fino a questa sera. Ma c’è la possibilità di contribuire anche dopo al finanziamento di questo progetto?

R. – Assolutamente sì, è vero. C’è il numero 45503 fino a mezzanotte di questa sera, abbiamo, quindi, ancora l’ultimo giorno dell’anno per mandare il messaggio o fare una telefonata da rete fissa. Tuttavia, andando sul nostro sito, www.ccsitalia.org, è possibile fare una donazione diretta al progetto. Ci sono vari esempi anche di come si può contribuire. Il progetto si sta avviando in questo momento. Quindi, qualsiasi tipo di aiuto e di sostegno per noi sarà importantissimo.

D. – Questa però non è l’unica iniziativa che vede impegnata l’associazione Centro Cooperazione e Sviluppo. Dove siete presenti e con quali progetti?

R. – Noi siamo presenti in Mozambico e in Zambia, per quanto riguarda l’Africa, e poi in Asia siamo in Cambogia e in Nepal. In tutti questi anni siamo stati al fianco delle popolazioni, in particolare dei bambini, nel cercare di fare da catalizzatori di processi che comunque sono già in atto in questi Paesi. Quindi, al fianco delle comunità, cercando attraverso soprattutto l’educazione di migliorare la condizione dei bambini. Il nostro intento è quello di fare in modo che i bambini possano essere veramente bambini. Nel concreto, quindi, abbiamo costruito scuole, abbiamo costruito pozzi, aiutato le comunità ad avere consapevolezza dell’utilizzo delle fonti di acqua potabile. Ma abbiamo anche un altro filone che è legato al benessere dei bambini, quindi all’alimentazione, alle condizioni igienico-sanitarie, alle visite mediche. Tutto sempre consentendo alle bambine, che spesso sono ostacolate soprattutto in questi Paesi, di accedere agli stessi servizi dei maschietti.

D. – Voi proponete anche il sostegno a distanza…

R. – Sì, sì. I nostri sostenitori sono in parte donatori sporadici, ma tantissimi – oltre 10 mila in tutta Italia – sono sostenitori a distanza, che scelgono di aiutarci con continuità, sostenendo una scuola o sostenendo un bambino, con il quale rimangono in contatto fino a che è possibile, sicuramente fino alla conclusione del ciclo scolastico principale. E questa è sicuramente una cosa, forse di questi tempi, impegnativa. Le persone temono di non farcela. Però, è molto bello e alla fine sono 70 centesimi al giorno.

D. – Per saperne di più di questo e delle altre vostre iniziative, ripetiamo l’indirizzo del vostro sito…

R. – Ve ne segnalo due: il nostro sito è www.ccsitalia.org, ma abbiamo da un paio d’anni anche un altro sito che si chiama www.esserebambini.org, che è più incentrato sul discorso dei diritti dei bambini, sul nostro essere al loro fianco, perché i diritti vengano rispettati. In questo secondo sito, sono presenti anche tutte le notizie che riceviamo quasi quotidianamente dai nostri colleghi sul posto.








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