2015-12-31 17:11:00

Calo delle tasse, la sfida del governo nel 2016. Con noi N. Bevilacqua


Al Sud "è il momento per investire",  abbiamo sbloccato risorse ferme da anni che vanno sfruttate e ci sono anche i piani”. Lo ha detto il premier Renzi. Per rilanciare il Paese, il governo punta anche sul piano fiscale. Ridotta l’Irap, abolite Imu e Tasi, nel 2016 bisognerà capire come far calare l’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, e l’Ires, l’imposta pagata dalle aziende. Alessandro Guarasci ha sentito il giurista esperto di fisco, Nunzio Bevilacqua:

R. – Credo che già vi siano degli studi in cantiere per una razionalizzazione a 360° della tassazione. In modo particolare per quanto riguarda l’Irpef e l’Ires, bisognerà oggi intervenire in maniera meno disorganica rispetto al passato, e quindi pensare a una strutturazione, a una direzione verso cui tendere nei prossimi tre-cinque anni.

D. – Il 2015 avrebbe dovuto essere anche l’anno del taglio della spesa pubblica: ci si attendeva sicuramente qualcosa di più sul fronte delle partecipate. A questo punto, nel 2016 quali dovranno essere le priorità su questo fronte?

R. – Sul fronte delle partecipate, bisognerà analizzare bene ciò che realmente ancora è necessario. Credo che una parte, a prescindere da quello che si possa dire sia ancora necessario perché le società partecipate, se gestite con una ottica imprenditoriale, possano avere ancora un gran senso. La razionalizzazione riguarderà tutte quelle partecipate che invece non avevano un gran senso fin dall’origine o probabilmente non ce l’hanno più perché è venuta meno la loro “mission”. 








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