2015-12-30 13:50:00

I Pueri Cantores si preparano a incontrare Papa Francesco


Seimila Pueri Cantores sono a Roma per il 40.mo Congresso Internazionale e si preparano all’incontro con Papa Francesco, domani mattina, ultimo giorno dell'anno, nell'Aula Paolo VI in Vaticano. La musica riesce ad emozionare sia i giovani cantori sia i loro genitori e a portare un messaggio di pace nell’Anno Santo della Misericordia. Il servizio di Veronica Di Benedetto Montaccini:

Il canto diventa l’unica lingua per i bambini che si esibiscono in un fitto programma di "Preghiere per la Pace" nella capitale. Hanno dai cinque ai ventotto anni, ad unirli la passione per la musica. Vengono da ogni angolo del mondo e si sono avvicinati alla tradizione dei Pueri Cantores, che esiste da quindici secoli, ognuno per un motivo diverso. Ascoltiamo le loro voci:

“La cosa più bella è riuscire a diventare un’unica voce”.

“E' fantastico esprimere la fede e farlo assieme ai miei amici”.

“Mi piace la convivenza stretta con gli altri, con le altre culture”.

“Mi rende felice creare dei bei suoni quando sono vicino ad altri ragazzi”.

La ricchezza spirituale dei giovani cantori vuole essere una speranza per il mondo, una motivazione di unione e un incoraggiamento da dedicare ad altri ragazzi:

“Cerchiamo sempre di sentirci un coro, invece di vedere le nazioni sempre divise e in guerra”.

“Dico che l’importante è partecipare per sentirsi una comunità. Non si è bravi a cantare? Bisogna trovare comunque la propria missione per gli altri”.

“Se uno fa entrare la musica nella propria vita, non se ne pentirà mai! Quando uno canta è felice, il canto è una soluzione per arrivare alla pace!”.

La soluzione alle incomprensioni o all’indifferenza, merito anche dei genitori che appoggiano questa attività e viaggiano insieme ai ragazzi:

"E' bello portarli in giro, nelle trasferte e riuscire a fare amicizia con gli altri Pueri Cantores".

"Sono ben contento che mia figlia abbia sviluppato questo spirito di aggregazione, che poi è anche divertimento, ricordi in comune che fanno un grande bagaglio culturale".

"La mia gioia si riflette nella gioia della mia bambina e viceversa".

"Sentirli cantare in un'unica lingua, sapendo che parlano decine di lingue e dialetti diversi...è da brivido".

"Il sacrificio e l'impegno ci sono, sono grandi. Ma è bello vederli sorridere dopo tutte le prove e gli sforzi valgono la grande soddisfazione finale e il messaggio che riescono a lanciare, che è un messaggio di pace più grande di loro".

I sacrifici dei Pueri Cantores verranno anche ripagati dall’incontro con Papa Francesco, previsto per festeggiare l’inizio del nuovo anno in musica.








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