2015-12-28 13:00:00

Siria. Scomparso p. Dhya Azziz. Non escluso il sequestro


Dalle ore 9 del mattino del 23 dicembre scorso si è perso ogni contatto con il padre francescano, Dhiya Azziz, 41 anni, parroco di Yacoubieh, in Siria, che era in viaggio in taxi di ritorno dalla Turchia, dove era andato a trovare la famiglia lì rifugiata. Ne dà notizia la Custodia di Terra Santa che ritiene "lecito pensare che sia stato preso da qualche gruppo". A bordo del veicolo partito da Latakia c'erano altre persone. P.Dhiya era stato già rapito dai jihadisti in luglio, ma era risuscito a fuggire. Paolo Ondarza ha raggiunto telefonicamente il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa:

R. – Non abbiamo più sue notizie dalla mattina del 23 dicembre, l’antivigilia di Natale. Abbiamo aspettato qualche giorno prima di verificare se si ritrovava, ma ora…

D. – I vostri sospetti sono che possa essere stato preso da qualche gruppo?

R. – Non abbiamo nessunissima informazione. Stava viaggiando in una zona pericolosa per tornare in parrocchia. Pensavamo l’avesse preso qualcuno dell’esercito, ma non abbiamo avuto riscontro. Quindi, le alternative restano che l’abbiano preso i ribelli oppure – Dio non voglia – che sia stato ucciso.

D. – Lui si trovava esattamente dove?

R. – Con precisione dove sia stato preso, non lo sappiamo. Lui era partito da Latakia, che è una città importante sulla costa. Il tragitto per Yacoubieh originariamente era molto breve, ma, essendo zona pericolosa, ha dovuto scendere nel centro del Paese. Spostarsi in Siria oggi è estremamente pericoloso. Lui ha dovuto spostarsi per vedere i suoi genitori ammalati, che anch’essi – ahimé – sono rifugiati in Turchia. E quindi ha dovuto, come tantissime altre persone in Siria, correre il rischio di spostarsi, e questa volta gli è andata male.

D. – Solo nel luglio del 2015 è stato rapito e detenuto da un gruppo jihadista…

R. – Rapito e detenuto, ma riuscì a fuggire. E speriamo che possa ripetersi anche questa volta.

D. – Padre Pizzaballa, può dirci brevemente chi è padre Azziz?

R. – È nato nel 1974, quindi è abbastanza giovane. È iracheno, nato a Mosul, ma cresciuto a Qaraqosh, che era un villaggio, una cittadina interamente cristiana nel nord dell’Iraq, e che oggi è sotto il controllo del sedicente Stato islamico. Quindi, hanno dovuto fuggire tutti. E lui stesso poi si offrì volontario per andare a servire come parroco a Yacoubieh, che è una zona abbastanza pericolosa, perché è una zona sotto il controllo dei ribelli e non più dei governativi.

D. – Il vostro appello…

R. – Che tutti coloro che possono darci informazioni possano farsi capire in modo che noi possiamo fare tutto quello che è possibile per cercare di recuperarlo, lui assieme a coloro che viaggiavano con lui.








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