2015-12-27 14:21:00

17 raid Usa in Siria e Iraq a Natale. Nuovi colloqui a Ginevra per la pace


Il giorno di Natale, la guerra e la violenza non si sono fermate in Siria e in Iraq dove gli Stati Uniti hanno condotto 17 raid contro postazioni del sedicente Stato islamico colpendo tunnel, siti di produzione d’esplosivi e obiettivi come ponti e avamposti di combattimento. Anche i caccia russi si sono alzati in volo sulla Siria, ma da Mosca è arrivata l'assicurazione: nessun civile è stato colpito nelle nostre operazioni. Sul fronte diplomatico intanto il mediatore per la Siria Staffan De Mistura, ha annunciato un nuovo round di colloqui per il 25 gennaio a Ginevra. “I siriani, si legge nel comunicato hanno sofferto abbastanza. Meritano la piena attenzione e impegno di tutti i loro rappresentanti, che devono dimostrare leadership e visione per superare le differenze per il bene del  Paese”. Il 18 dicembre il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione che sostiene la roadmap per il processo di pace siriano, negoziata dalle principali potenze mondiali a Vienna in cui si chiede un cessate il fuoco, l’avvio di colloqui tra il governo siriano e l’opposizione e indica una finestra temporale di due anni per la formazione di un governo di unità nazionale e la convocazione di elezioni. La risoluzione chiedeva anche l’avvio dei negoziati a inizio gennaio per mettere fine alla guerra iniziata nel marzo 2011 che ha già fatto più di 250 mila morti. In Iraq le forze di Baghdad hanno messo a segno una vittoria contro i jihadisti dell'Is: sono riuscite infatti ad entrare nell'edificio che un tempo era sede del governo a Ramadi, dallo scorso maggio nelle mani dello stato ilsmaico e ora avanzano nel centro della città. (C.S.)








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