2015-12-26 11:45:00

Repubblica Centrafricana: pace più vicina dopo la visita di Francesco


La Repubblica Centrafricana, dopo la recente visita di Papa Francesco, è un Paese non più scosso da quotidiane violenze e da continui scontri tra opposte fazioni. Il clima generale, anche in questo Santo Natale, è profondamente mutato e il Paese, anche se instabile, attende con rinnovata speranza le elezioni in programma il prossimo 30 dicembre. Nella Messa di Natale l’arcivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga, ha auspicato la nascita di un Paese nuovo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Nell’omelia l’arcivescovo di Bangui ha ricordato la visita di Papa Francesco nella Repubblica Centrafricana, uno dei Paesi più poveri al mondo che, dal 2012, affronta una delle crisi più difficili della sua storia. Nel recente viaggio del Pontefice – ha detto il presule – “vediamo la visita di un Angelo inviato dal Signore a noi pastori sulle rive del fiume Oubangui”.

Il Papa ha seminato nei cuori amore e misericordia
Il Santo Padre ha incontrato donne, uomini, bambini, persone anziane, giovani, ricchi, poveri, sfollati. A ciascuno ha parlato di pace, di riconciliazione, di amore e di misericordia. Con la visita del Papa – ha aggiunto mons. Nzapalainga – la gloria di Dio si è manifestata in molti aspetti. Molte “differenze sono state superate” e ha prevalso la ricerca dell’unità.

Francesco messaggero di pace
Uno dei segni della manifestazione della gloria di Dio – ha ricordato il presule - si è visto nel quartiere musulmano del “Km 5”. Cristiani e cattolici si sono mischiati con i loro fratelli musulmani per dare il benvenuto al Papa. Il Santo Padre è venuto nella Repubblica Centrafricana come messaggero di pace e aprendo la Porta Santa della cattedrale – ha osservato - “ha fatto di Bangui la capitale spirituale del mondo”.

La misericordia è la via per la pace
La pace è possibile – ha sottolineato mons. Nzapalainga – “se apriamo la porta del nostro cuore alla misericordia”. La misericordia – ha spiegato – è legata alla pietà, porta sulla strada del perdono ed esorta ogni uomo a scegliere la via della bontà e della tenerezza. Essere misericordiosi – ha detto –significa volere il bene del prossimo, in nome della reciprocità voluta da Gesù stesso.

Un Paese stabile e nuovo
Ricordando le parole di Papa Francesco, l’arcivescovo di Bangui ha invitato i politici ad essere i primi ad “incarnare con coerenza nella loro vita i valori dell'unità, della dignità e del lavoro, per essere modelli per i loro connazionali”. ”Gesù è venuto per fare nuove tutte le cose”. Speriamo – ha concluso – in una Repubblica Centrafricana “stabile e nuova”.








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