I pellegrini che nel 2015 hanno prenotato un servizio nei santuari sono stati solo 275.118. I gruppi 8.254. Numeri impietosi che emergono dal "Rapporto sommario sul numero dei pellegrini cattolici” in Terra Santa, dal 1 gennaio al 15 dicembre 2015, fornito dal Franciscan Pilgrim Office (Fpo) l’ufficio della Custodia di Terra Santa che regola la celebrazione delle Messe e preghiere nei luoghi santi gestiti dalla Custodia. Un “calo vistoso e progressivo” che consegna il 2015 alla storia - riferisce l'agenzia Sir - come un anno “assai mediocre”.
Il drastico calo dovuto alla paura dell'Is e delle violenze tra palestinesi
e israeliani
I pellegrini che nel 2015 hanno prenotato un servizio nei santuari - riporta l'agenzia
Sir - sono stati 275.118. I gruppi 8.254. Si tratta di numeri che confermano un “calo
vistoso e progressivo” che consegna il 2015 alla storia come un anno “assai mediocre”
per il pellegrinaggio in Terra Santa. Le cifre sono contenute nel “Rapporto sommario
sul numero dei pellegrini cattolici” in Terra Santa, dal 1 gennaio al 15 dicembre
2015, fornito dal Franciscan Pilgrim Office (Fpo) l’ufficio della Custodia di Terra
Santa che regola la celebrazione delle Messe e preghiere nei luoghi santi (16) gestiti
dalla Custodia. Le cause? La paura dello Stato Islamico, delle guerre nell'area (Iraq
e Siria) e l'insicurezza derivante dalle violenze tra israeliani e palestinesi.
Numeri attendibili perchè forniti da un sistema di prenotazione digitale
Numeri attendibili poiché dal mese di ottobre 2014 è in funzione presso il Fpo di
Gerusalemme un sistema di prenotazione digitale, che permette ai diversi operatori
di prenotare online i servizi liturgici presso i santuari. Non sono inclusi in queste
statistiche “i semplici visitatori e i gruppi di pellegrini che, anche se sprovvisti
di prenotazione, hanno potuto celebrare nei santuari della Custodia”.
Unico santuario che calcola i pellegrini effettivi è Cafarnao
Allo stesso modo, spiegano dal Fpo, “non si possono prendere come riferimento assoluto
le cifre fornite dal Ministero del Turismo sugli ingressi dei turisti. Il Ministero,
infatti, non può distinguere i diversi obiettivi dei visitatori del Paese, se non
sommariamente così come non può facilmente calcolare il turismo interno (turisti israeliani,
scolaresche, altro)”. L’unico santuario che al momento è in grado di calcolare, oltre
i pellegrini che celebrano, anche i visitatori è Cafarnao, che nel 2015 ha avuto 481.781
presenze. Nel 2014 (altro anno non positivo, per via della crisi di Gaza in estate)
sono stati 674.327. Per questo motivo, secondo il Fpo, le cifre riportate nel Rapporto
“costituiscono una interessante indicazione, ma non designano il numero reale dei
visitatori e dei pellegrini, che deve essere perciò abbondantemente aumentato”. Secondo
il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, i pellegrini cattolici che
si sono recati in Terra Santa nel 2015 sono circa mezzo milione, “un calo drastico
rispetto al passato”.
Pellegrini in calo
Tenendo come riferimento Cafarnao, nel 2015 si è avuto un calo, rispetto all’anno
precedente, del 28,5%. Il mese più calmo è tradizionalmente gennaio, che ha avuto
solo 11.117 pax. I mesi di giugno, luglio e agosto, tradizionalmente affollati, sono
stati particolarmente bassi con un totale di 43.623 presenze. Dopo vari appelli, si
era registrata una buona ripresa (ottobre 40.639 persone), per poi tornare in calo
a novembre (32.291, sino a registrare il crollo di dicembre (18.130). In ottobre il
numero è stato alto poiché “i pellegrini avevano già pagato il loro pellegrinaggio
e non hanno potuto cancellare la prenotazione”.
In aumento i pellegrini dalla Cina
Provenienza dei pellegrini. I pellegrini occidentali (Nord America e Europa), che
nel passato erano la quasi totalità, oggi costituiscono non più della metà dei pellegrini.
Asia e America Latina sono sempre più presenti, mentre restano in basso Africa e Oceania. Fa
eccezione la Cina che, con 3.396 presenze, aumenta il numero dei pellegrini di oltre
il 100%.
I più numerosi i pellegrini Usa, polacchi e italiani
Nel 2015 i pellegrini Usa sono stati 50.135, seguiti dai polacchi con 29.882 e dagli
italiani con 27.508. Crescono gli indonesiani (19.786) i brasiliani (18.106) e gli
indiani 13.638e che superano i francesi. Questi ultimi si fermano a 13.445, davanti
agli spagnoli che hanno fatto segnare 13.803 pellegrini. Chiudono questa ipotetica
classifica di presenze, il Madagascar con 9 pellegrini e il Venezuela con 5.
Le denominazioni
La maggioranza dei pellegrini che prenotano un servizio è cattolica. Nel 2015 quelli
che hanno prenotato celebrazioni al Fpo sono stati 216.639 (per 6.605 gruppi) di cui
215.346 (per 6575 gruppi) cattolici di rito latino. In aumento le celebrazioni delle
chiese protestanti, riformate e delle diverse congregazioni evangeliche: i protestanti
sono stati 25.831, gli evangelici 21.360, gli anglicani 3.626, i mormoni 1.813, i
luterani 786, i battisti 664. I non cattolici, generalmente, celebrano nei santuari
che sono dotati di infrastrutture specifiche (altari all’aperto, luoghi di preghiera
interreligiosi,), quasi sempre Tabga, Getsemani, in qualche caso il Campo dei Pastori
nei pressi di Betlemme.
I santuari più visitati
Dal Rapporto del Fpo emerge che i santuari più visitati sono il Santo Sepolcro (128.453
pellegrini vi hanno celebrato), il Getsemani (125.697) e Betlemme (complessivamente,
tra Basilica, Grotta del Latte e Campo Pastori 151.626). Nazareth è entrato nel sistema
solo dal 1 novembre. Il numero di celebrazioni a Nazareth è sempre piuttosto limitato
per via della mancanza di infrastrutture. Molto visitati il Monte Tabor (61.779),
Cana (73.790) e il Cenacolino (38.549). Non sono più marginali nuove tipologie di
pellegrini come quelli che desiderano pellegrinare a piedi per il Paese (Pellegrinaggio
verde). Aumentano anche i pellegrini di ritorno che desiderano visitare altri Luoghi
o fare esperienze più prolungate nei santuari, nonché le richieste di infrastrutture
che permettono un’accoglienza semplice e sobria.
Prospettive
I dati del Rapporto, spiegano dal Fpo, indicano che i prossimi anni vedranno un cambiamento
sempre maggiore delle modalità di pellegrinaggio. Cambia la provenienza culturale
e geografica dei pellegrini, le richieste dei gruppi sono sempre più diversificate.
Non basta più solo la Messa. Ci sono molti altri tipi di servizi richiesti e attesi,
in particolare spazi di silenzio, luoghi per la celebrazione di non cattolici. I gruppi
giovanili, e non solo, (soprattutto in estate) chiedono un’accoglienza sobria (anche
per motivi economici) che le normali case di accoglienza e alberghi non possono sempre
offrire. Per cercare di mettere a punto delle strategie utili a favorire i pellegrinaggi,
il 21 dicembre il Custode Pizzaballa ha avuto un incontro presso il Ministero del
Turismo israeliano. “Bisogna lavorare innanzitutto con quei Paesi sudamericani e asiatici
che stanno incrementando il numero dei pellegrini – afferma il Custode – servono facilitazioni
nei voli verso Israele che hanno ancora costi molto alti e dunque pacchetti con prezzi
accessibili e proposte articolate”. (A cura di Daniele Rocchi)
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