2015-12-23 14:00:00

Iraq: l'Is contro il Natale. A Kirkuk profanati due cimiteri


Nuovi attacchi contro i cristiani e le feste del Natale nel nord dell’Iraq per mano di Daesh (acronimo arabo dello Stato islamico, Is) e altri gruppi estremisti. Fonti dell'agenzia AsiaNews nel nord del Paese riferiscono che i miliziani dell’Is a Mosul hanno affisso dei cartelli in città, in cui ordinano ai musulmani “di non festeggiare” in alcun modo il Natale con i cristiani, perché “sono eretici”. A Kirkuk, invece, gruppi di estremisti islamici hanno fatto irruzione all’interno di due cimiteri cristiani, profanando e distruggendo diverse tombe. I cristiani irakeni rispediscono al mittente gli attacchi di queste ultime ore e affermano di voler celebrare la festa, senza curarsi di minacce e intimidazioni. 

Il Corano descrive il Cristo come “portavoce della parola di Dio
Il patriarcato caldeo condanna i nuovi episodi di violenza e intimidazione ai danni della comunità cristiana irakena, e lo fa utilizzando le stesse parole contenute nel Corano e in cui si afferma che i cristiani non sono eretici e la Trinità è una espressione teologica della rivelazione dell’unico Dio. Il libro sacro dei musulmani, spiegano i vertici della Chiesa caldea, descrive il Cristo come “portavoce della parola di Dio”. I cristiani non sono politeisti, né degli infedeli ed è per questo che il Corano afferma che “sono i più vicini a coloro che credono”. Alcuni fedeli della capitale, interpellati da AsiaNews, invitano i musulmani a “occuparsi della loro fede” e “di lasciarci vivere e celebrare liberamente la nostra” come dice il Corano stesso che vieta “costruzioni” in tema di fede e afferma: “Io ho la mia religione e voi la vostra”. 

700mila cristiani iracheni hanno lasciato il Paese
Intanto il parlamentare cristiano Yonadam Kanna, presidente del gruppo Rafeedain, ha mostrato all’Assemblea un documento in cui emerge che oltre 700mila cristiani hanno lasciato il Paese a causa del conflitto e delle violenze negli ultimi 30 anni. Le migrazioni sono iniziate già negli ultimi anni del regime di Saddam Hussein ed è precipitato negli ultimi anni.

L'ultimo esodo dei cristiani da Mosul e dalla Piana di Ninive
La comparsa del sedicente Stato islamico e l’esodo di centinaia di migliaia di persone da Mosul e dalla piana di Ninive nell’estate del 2014 sono l’ultimo di una serie di attacchi, con profanazione di chiese e luoghi di culto, violenze a singoli e gruppi, sradicamento e spossessamento di beni e proprietà. Dagli oltre 1,5 milioni del 2003 si è passati oggi a meno di 500mila. (J.M.)








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