2015-12-21 10:45:00

Giubileo in Bulgaria. Il nunzio: vivere misericordia con gli ultimi


L’Anno della Misericordia è iniziato anche in Bulgaria, dove nelle tre diocesi cattoliche ci sono sei Porte Sante: a Plovdiv, Russe, Pleven,Varna e Sofia. Ieri sera, il nunzio apostolico per la Bulgaria e la Macedonia, mons. Anselmo Guido Pecorari, ha aperto la Porta Santa della concattedrale “San Giuseppe” di Sofia. Il servizio di Iva Mihailova:

"Aprite le porte a Cristo”.

Queste parole pronunciate di fronte alle migliaia di Porte Sante aperte nel mondo, risuonano anche nell’atrio della gremita concattedrale di Sofia. La porta è l’entrata semplice della Chiesa, ma con il Giubileo giunto anche in Bulgaria acquisisce un significato speciale: “diventa accesso al Padre” e “l’occasione di ricevere grazie speciali”, come affermato dal nunzio apostolico mons. Anselmo Guido Pecorari, che ha officiato il rito dell’apertura. L’emozione è grande. In processione entrano il parroco padre Zbigniew Tecza, gli altri sacerdoti, le suore di Madre Teresa e molti fedeli. Nella capitale bulgara vivono circa duemila cattolici su due milioni di abitanti, una comunità piccola ma molto viva, visto che in dieci anni il numero dei fedeli è triplicato. Sul significato del Giubileo in Bulgaria, ascoltiamo il nunzio mons. Anselmo Guido Pecorari:

“Ecco, la Bulgaria è un crocevia dell’Europa, tra cattolici, ortodossi, ebrei, evangelici e musulmani. Vivere quindi qui l’Anno Santo - e io ne ho vissuti già altri - significa viverlo in dialogo e in apertura verso tutte le realtà”.

In realtà, la parrocchia cattolica di Sofia fa parte del singolare quadrilatero religioso composto dalla cattedrale ortodossa “Santa Nedelja”, dalla moschea “Banja Bashi”, dalla grande sinagoga, e, appunto, dalla maestosa cattedrale cattolica.

La vita nel Paese balcanico, però, non è molto facile: un quinto dei bulgari vive sotto la soglia della povertà:

“Qui non solo siamo in periferia, siamo anche in una parte molto povera dell’Europa. Quindi, vivere la misericordia con i nostri fratelli più poveri, non solo europei”.

E’ l’invito del nunzio mons. Pecorari a condividere anche quel poco che si ha, soprattutto con i migranti che transitano per la Bulgaria e la Macedonia, perché nei bisognosi, in modo particolare, si rispecchia il Volto di Cristo.








All the contents on this site are copyrighted ©.