2015-12-16 14:30:00

Santa Sede a Moneyval: riciclaggio, sì a investigazioni più incisive


Il rapporto del Comitato Moneyval dell’8 dicembre scorso conferma che negli ultimi due anni la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano hanno compiuto notevoli progressi nella costruzione di un assetto istituzionale e normativo per la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo che è adeguato e funzionante (cf., in particolare, p. 18-19: i tribunali vaticani hanno congelato 11,2 milioni di euro come risultato delle indagini in corso). Lo afferma una nota della Sala Stampa della Santa Sede, in risposta a Moneyval, organismo del Consiglio d'Europa, che ha pubblicato il secondo rapporto sui progressi fatti nell'adempiere alle raccomandazioni fatte nel 2012.

Per quanto riguarda l’Ufficio del Promotore di Giustizia le indagini sono complesse dal punto di vista tecnico e richiedono un’accurata analisi. Esse hanno un forte aspetto internazionale o transnazionale, coinvolgendo reati commessi fuori del territorio vaticano e persone che si trovano fuori del Vaticano (cf. p. 18).

­La Santa Sede ha stabilito una rete internazionale che le consente di collaborare attivamente con altri Stati in questi casi, sia a livello dell’AIF che a livello dei tribunali. Le informazioni e le statistiche contenute nel Rapporto lo dimostrano bene. Il Tribunale vaticano ha chiesto e ricevuto l’assistenza giudiziale reciproca (rogatorie) di altri Stati. Il Rapporto conferma che l’assistenza giudiziaria reciproca è utilizzata ampiamente (p. 79).

La Santa Sede accoglie l’invito del Comitato Moneyval a rafforzare ancora di più la capacità dei propri Tribunali e della Gendarmeria di condurre investigazioni più incisive nell’ambito penale e per punire i reati di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo commessi nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.








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