2015-12-16 19:00:00

Renzi: Ue trovi politica estera comune. Su banche agito bene. Polemiche


Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, tiene banco in Parlamento, nell’intera giornata, parlando stamane alla Camera e nel pomeriggio al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo, domani e dopodomani a Bruxelles, primo appuntamento ufficiale dopo i tragici fatti di Parigi del 13 novembre. Tanti i temi di politica interna ed estera dal conflitto d’interessi, al terrorismo, ai conti economici, agli interventi militari all’estero. Vivaci le proteste dell’opposizione. Il servizio di Roberta Gisotti

Gli attentati di Parigi “una sfida la cuore dell’Europa”, “che ha portato  molti di noi a chiedere un’implementazione militare”; da qui la necessità - ha auspicato Renzi – d’investire ora sulla sicurezza specie quella tecnologica e sul rafforzamento delle Forze dell’ordine, puntando su una strategia comune e una  seria politica estera e militare europea. Ha quindi difeso la decisione di inviare soldati in Iraq, in risposta ad una richiesta internazionale, e annunciato un ruolo rilevante in Libia. Renzi ha pure sollecitato una risposta politica dei Paesi europei che lavori sul territorio, specie nelle periferie contro il radicalismo selvaggio islamico. Riguardo l’emigrazione e i centri denominati hotspot, ha detto: “noi siamo pronti a mantenere gli impegni presi, chiederemo all’Europa se loro sono in grado di tenere fede ai loro”, respingendo come “strabiliante”  la proceduta dell’Ue contro l’Italia per la mancata immediata identificazione dei migranti. Sul fronte interno, Renzi ha vantato i meriti del governo che avrebbe riportato la crescita dell’Italia nella media europea ed ha respinto le accuse di conflitto d’interessi del ministro Boschi, in relazione al caso banche. Vivaci le contestazioni dell’opposizione, specie su questo punto: “risparmiatori truffati, banchieri salvati, Renzi vergogna”,  le scritte apparse al Senato su striscioni della Lega.

Intanto resta alto il tono della polemica politica. Il centrodestra ha presentato nel pomeriggio una mozione di sfiducia congiunta contro il governo. Venerdì mattina sarà invece discussa alla Camera la mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro delle Riforme Boschi per il presunto conflitto d'interesse, negato dal ministro dell'Economia Padoan. Servizio di Giampiero Guadagni

Il centrodestra presenta una mozione di sfiducia contro un governo giudicato illegittimo. Così stasera Silvio Berlusconi in una intervista televisiva, nella quale annuncia l'astensione di Forza Italia sulla mozione dei 5Stelle contro il ministro Boschi. Difesa dal ministro dell'Economia Padoan, che sottolinea: nel decreto salva banche del governo non c'è alcuna situazione di conflitto d'interesse. Rispondendo al question time alla Camera, Padoan ha poi ribadito che la liquidazione delle banche avrebbe avuto effetti disastrosi anche sulla fiducia dei cittadini. Con l'intervento del governo, invece, è stato salvaguardato un milione di depositanti e obbligazionisti, 200 mila piccole e medie imprese, 6 mila posti di lavoro nelle banche e almeno un altro migliaio nell'indotto.

Interventi di rafforzamento strutturale del settore bancario, ha concluso Padoan, si accompagnano a una rinnovata attenzione all'applicazione rigorosa di obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza. Una posizione, quella del ministro, in linea con quanto recentemente sottolineato dalla Banca d'Italia, che vorrebbe arrivare alla sospensione della vendita di simili strumenti, a meno che non vadano a finire nel portafoglio di investitori qualificati e quindi avvezzi a gestire il rischio.

 








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