2015-12-16 14:30:00

Premio Beato padre Puglisi dedicato al piccolo Aylan


E' stata dedicata ad Aylan, il piccolo profugo siriano di tre anni annegato davanti alla spiaggia turca di Bodrum, l’undicesima edizione del “Premio internazionale dedicato al Beato padre Pino Puglisi”, che si è svolta ieri sera a Palermo. Alessandra Zaffiro:

“Per me se c’è un premio vuol dire che c’è una continuità della proposta di vita che don Pino Puglisi ha continuato a fare come meraviglioso educatore. E spero che questa sia una proposta di vita che raggiunga soprattutto le nuove generazioni: un pensare l’esistenza come dono di sé per altri, perché altri possano avere vita”.

Sono le parole del neo-arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, che per la prima volta ha partecipato al premio intitolato al sacerdote ucciso dalla mafia e proclamato Beato, a lui tanto caro. Tra i sei premiati, don Maurizio Patriciello, per il suo impegno a difesa degli abitanti della "Terra dei fuochi", in Campania, e mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes:

“22.500 persone accolte nelle nostre strutture ecclesiali sono un segno di quell’ospitalità di cui padre Puglisi è stato campione su questo territorio, unendo al tempo stesso l’accoglienza e la carità con il cammino di giustizia, la denuncia di situazioni, che sono certamente sbagliate, perché non mettono al centro la tutela e la dignità di tante persone, in questo caso soprattutto dei migranti”.

Chiara la 'missio' del promotore del Premio, don Antonio Garau, fondatore dell’associazione Jus Vitae:

“Denunziamo il disinteresse e la colpevolezza degli uomini che guardano soltanto al potere e che considerano l’uomo ancora uno schiavo o una bestia”.








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