Anche il 2015 è stato un anno particolarmente difficile per le minoranze religiose in Pakistan, che continuano a essere vittime di violenza e discriminazione nonostante il Governo si sia impegnato formalmente a tutelare i loro diritti. È quanto denuncia, attraverso l’agenzia Ucanews, il vescovo di Hyderabad, Samson Shukardin, che sottolinea l’importanza e la necessità di intensificare ogni sorta di “pressione internazionale” affinché le istituzioni pakistane provvedano a far rispettare il diritto alla libertà religiosa.
Le chiese obiettivo di attentati e i cristiani vittime di vessazioni
Per il presule, anche quest’anno ha “visto le stesse discriminazioni e difficoltà
a cui assistiamo” da tempo. Con le chiese divenute obiettivo di attentati e i cristiani
vittime di vessazioni e di una pretestuosa applicazione della legge sulla blasfemia.
“Il Governo parla molto a favore delle minoranze, ma fa poco in termini di riforma
della legislazione”, afferma mons. Shukardin. Il 10 dicembre in occasione della Giornata
mondiale dei diritti umani 400 persone appartenenti a minoranze religiose hanno manifestato
di fronte al Parlamento del Punjab per chiedere protezione per non musulmani. I partecipanti
hanno denunciato le vessazioni, le conversioni forzate e le violenze di cui sono vittime
le minoranze nel Paese, dove tra l’altro, ogni anno bambine vengono rapite e costrette
a sposarsi e convertirsi all’Islam. (L.Z.)
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