2015-12-15 13:50:00

Nel Messaggio per la pace anche la speranza nell'uomo


Il Messaggio di Papa Francesco per la 49.ma Giornata Mondiale della pace – incentrato sul tema “Vinci l’indifferenza e conquista la pace” - è stato presentato stamani nella Sala Stampa della Santa Sede. L’indifferenza – ha detto il card. Peter Turkson - ha superato l’ambito individuale producendo quel fenomeno che il Papa definisce “globalizzazione dell’indifferenza”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il Messaggio - sottolinea il card. Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace -  delinea alcune forme di indifferenza. Da quella verso Dio scaturisce l’indifferenza verso il prossimo e il creato.

La speranza nella capacità dell’uomo
Ma c’è una  capacità, quella dell’uomo di vincere il male con il bene, che può superare l’indifferenza radicata in molti ambiti della società:

“Non è solo l’indifferenza che sta al centro del Messaggio, ma anche la speranza nella capacità dell’uomo - con la grazia di Dio - di superare il male vale la nostra attenzione: non abbandonarsi alla rassegnazione e all’indifferenza, contribuendo così alla pace con Dio, con il prossimo e con il creato. Per custodire questa speranza, il Papa sottolinea come anche noi siamo chiamati a fare dell’amore, della compassione e della misericordia un vero impegno di vita, rispondendo sempre all’appello del Signore di essere misericordiosi come il nostro Padre”.

Il tema dell’indifferenza nel Pontificato di Francesco
Il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace presenta elementi che caratterizzano fin dall’inizio il magistero di Papa Francesco. La dott.ssa Flaminia Giovannelli, sotto segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace:

 “Mi sembra che uno degli obiettivi del suo Pontificato sia proprio quello di scuotere le nostre coscienze. E’ una cosa che ha fatto fin dall’inizio… Questo punto dell’indifferenza è balzato molto evidente fin dall’inizio, fin dalla sua visita a Lampedusa, dove già parlava di ‘globalizzazione dell’indifferenza’. Mi è sembrato molto evidente anche il legame con il Messaggio per la Quaresima di quest’anno. Egli scrive: “Mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene”. Questo atteggiamento egoistico di indifferenza ha preso delle dimensioni mondiali e – aggiunge il Papa – costituisce un disagio che come cristiani dobbiamo affrontare.

La misericordia vince l’indifferenza
La misericordia è la vera chiave per combattere l’indifferenza. Il dott. Vittorio Alberti, officiale del pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace:

“Anche l’indifferenza va trattata con misericordia. Se io vedo Palmira distrutta, la corruzione che dilaga me ne sento schiacciato, perché non credo che tutti insieme possiamo cambiare le cose: questo è il nichilismo, non credere cioè che ci sia un orizzonte di possibilità. La misericordia non è solo un fatto morale, ma è un fatto mentale e intellettuale: è la libertà del pensiero. Francesco sta dando le chiave profonde – culturali e spirituali – per combattere l’indifferenza”.

Le testimonianze di mons. Pennisi e di don Ciotti
Durante la conferenza stampa è stata ricordata le testimonianze di mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, sul sistema carcerario. “La pena dentro la prigione – scrive il presule – ha senso se, mentre afferma le esigenze della giustizia e scoraggia il crimine, serve al rinnovamento della persona”. L’altra testimonianza proposta è stata quella di don Luigi Ciotti. “La pace – scrive il fondatore dell’Associazione Libera – è il contrario del quietismo, dello starsene in pace”. “la vera pace incomincia da un risveglio spirituale che ha immediate conseguenze pratiche”.








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