Il card. Jorge Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, in un'intervista alla televisione locale “Televen”, ripresa dall'agenzia Fides, ha parlato delle ultime elezioni parlamentari tenutesi il 6 dicembre. Come cittadino e Vescovo della Chiesa, ha potuto osservare che “il paese ha cercato un cambiamento di rotta, la gente si rifiuta a continuare a fare code per avere un chilo di farina, una decina di uova a prezzi regolamentati".
Il governo dovrebbe ascoltare la voce del popolo
Il porporato ha inoltre rilevato che il governo dovrebbe ascoltare la voce del popolo,
e che il popolo non è solo il gruppo di persone che sono andate a votare, ma tutti
i cittadini che vivono nel Paese. Il card. Urosa ha sottolineato che i leader dell'opposizione
devono agire con grande umiltà e dovrebbero risolvere i problemi che affliggono i
venezuelani.
Il card. Urosa invoca un'amnistia
"Penso che ci dovrebbe essere una legge di amnistia, ci sono tante persone che sono
detenute senza gravi accuse. Penso ai ragazzi reclusi in queste celle del Sebin oppure
nella prigione di La Tumba, alcuni semplicemente per aver scritto un tweet, questi
devono essere rilasciati!" ha detto il Cardinale, riferendosi ai giovani arrestati
solo per aver espresso il loro dissenso o le loro critiche nei confronti del governo
con i tweet. "Io come Vescovo invito tutti alla calma, ma il Presidente ha l'obbligo
di promuovere la calma e di non pronunciare discorsi violenti" ha detto l’Arcivescovo
di Caracas. (C.E.)
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