2015-12-13 13:30:00

Storico accordo sul clima: l'incoraggiamento di Papa Francesco


Si è conclusa con uno storico accordo tra 195 Paesi la Conferenza di Parigi sul clima. Il Papa all’Angelus ha sottolineato che l’attuazione dell’intesa richiederà “un corale impegno e una generosa dedizione da parte di ciascuno” e ha incoraggiato “l’intera comunità internazionale a proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso” auspicando “che venga garantita una particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili”. Il documento, vincolante in alcune sue parti, è stato accolto con favore dalla comunità internazionale, anche se non mancano alcune critiche. Il servizio di Michele Raviart:

L’entusiasmo del padrone di casa, il presidente francese Hollande, è per “il primo accordo universale nella storia dei negoziati sul clima”. Nei prossimi cinque anni l’aumento della temperatura media globale dovrà rimanere inferiore a 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, in vista di ulteriori miglioramenti, mentre le emissioni di gas serra saranno ridotte fino ad essere assorbite naturalmente nell’ultima parte del secolo. Un risultato definito da molti Paesi “storico”. Tra questi gli Stati Uniti, che non avevano firmato il precedente protocollo di Kyoto sul clima del 1997. Barack Obama ha definito l’accordo “un tributo alla leadership americana, che in sette anni è diventata il Paese guida nella lotta al cambiamento climatico”. Tra le misure non vincolanti, la creazione di un fondo di 100 miliardi di dollari l’anno per incentivare i Paesi più poveri allo sviluppo delle energie rinnovabili. Per alcune ong come Oxfam, sono risorse non garantite e non sufficienti a scongiurare l’innalzamento delle temperatore anche se l’accordo rappresenta “un significativo passo avanti”. Per Action Aid il risultato è poco ambizioso, mentre la scrittrice no-global Naomi Klein nota l’esclusione di ogni riferimento ai combustibili fossili nel testo finale.








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