2015-12-12 14:41:00

Messa di Papa Francesco per la Festa della Madonna di Guadalupe


Papa Francesco celebra oggi alle 18.00, nella Basilica di San Pietro, la  Santa Messa in occasione della Festa di Nostra Signora di Guadalupe. È il secondo anno consecutivo che il Papa celebra la Messa, in onore della Patrona del Messico – dove si recherà in visita nel 2016 – e di tutta l’America Latina. Sulla storia della devozione alla Vergine di Guadalupe, Federico Piana ha intervistato il mariologo Antonino Grasso, docente all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Catania:

R. – Dieci anni dopo la sanguinosa conquista del Messico da parte degli spagnoli, un sabato – il 9 dicembre del 1531 – l’indio Juan Diego si recava per partecipare alla Messa a Tlatelolco; passando vicino alla collina del Tepeyac, sente un armonioso canto d’uccelli e una voce che lo chiama dolcemente. Salito sulla cima, vede una bella Signora che si presenta come la “Sempre Vergine Maria Madre del vero Dio”, ed esprime il desiderio che in quel luogo le venga edificata una cappella da dove potrà offrire amore e compassione ai suoi devoti. Invita quindi Juan Diego a recarsi dal vescovo per portargli questo messaggio. Il vescovo Juan de Zumárraga non crede al racconto dell’indio che, tornato sul Tepeyac, conferma alla Signora l’esito negativo dell’incontro. Ma ella lo rimanda più volte dal vescovo il quale, alla fine, pretende un segno per essere certo dei fatti narrati. E fu così che il 12 dicembre la Signora lascia crescere sulla collina, tra i cardi di quel terreno roccioso e nel pieno del rigido inverno, profumate rose di Castiglia. Insieme al veggente le raccoglie, le raggruppa a mazzetti e le depone nel ruvido telo del mantello di Juan Diego, detto “tilma”, dicendogli: “Figlio mio, questo è il segno che porterai al vescovo”. Ritornato da Zumárraga, Juan Diego apre davanti a lui la tilma e mentre le rose si spargono per terra, su di essa si viene via via imprimendo l’immagine della Signora, così come appariva sul Tepeyac. Il vescovo credette allora alle apparizioni e lasciò edificare sulla collina il tempio richiesto dalla Vergine.

D. – Il messaggio della Vergine di Guadalupe, possiamo dire, ben si sposa con il Giubileo della Misericordia che stiamo celebrando …

R. – Sì. E’ un messaggio indirizzato ai popoli delle Americhe, ma anche a tutta l’umanità. L’apparizione della Vergine nella tilma di Juan Diego – ha detto il Papa all’udienza generale dell’11 dicembre 2013 – anzitutto è il segno profetico di un abbraccio di Maria a tutti gli uomini delle terre americane, quelli che già vi erano e quelli che verranno. Quell’abbraccio indica il cammino che sembra aver caratterizzato l’America, cioè una terra dove popoli diversi convivono, in grado di accogliere i migranti così come i poveri e gli emarginati di tutti i tempi. Ma la Vergine di Guadalupe continua a trasmetterci il suo messaggio di amore sempre vivo e attuale, soprattutto in quest’Anno Santo della Misericordia. Ella ripete agli uomini quello che disse nella sua prima apparizione a Juan Diego: “Sappi, mio povero figlio amatissimo, che io sono la perfetta sempre Vergine Madre del verissimo e unico Dio. Desidero ardentemente mostrarlo, renderlo manifesto, darlo alle genti attraverso il mio amore, la mia compassione, il mio aiuto, la mia protezione, perché io sono la vostra Madre misericordiosa”.








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