2015-12-12 06:00:00

Apertura Porta Santa ad Assisi. Sorrentino: misericordia tra religioni


Il Giubileo della Misericordia inizia ad Assisi nel pomeriggio di questa domenica: ad aprire la Porta Santa nella Cattedrale di San Rufino, il vescovo della città, mons. Domenico Sorrentino. Il 20 dicembre sarà poi la volta delle Porte Sante delle Basiliche di San Francesco e Santa Maria degli Angeli. Alessandro Guarasci ha sentito il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino:

R. – Ad Assisi l’esperienza di Francesco ha portato un particolare accento alla misericordia e questo anche nel suo cammino personale: è egli stesso che lo narra quando ricorda nel testamento che la sua conversione avvenne spingendosi tra i lebbrosi. E poi perché, una volta avviato nel cammino di santità, egli volle propagare la misericordia del Signore chiedendo la speciale indulgenza alla Porziuncola, il cosiddetto “Perdono di Assisi”.

D. – Se si guarda il calendario si vede che diverse giornate sono dedicate anche ad ampi settori della società civile: per esempio i notai cattolici, i medici, le Forze Armate… Insomma il concetto di misericordia va fatto capire anche ai laici?

R. – A tutti quanti noi. E’ un concetto fondamentale della vita cristiana. C’è anche una misericordia da esercitare anche a livello sociale e politico che possa ispirare le leggi, gli atteggiamenti, la stessa maniera in cui ci si rapporta tra popoli. Non a caso il Papa, nella sua Bolla di Indizione, ricorda una misericordia da vivere persino nel rapporto tra le religioni. E oggi vediamo quanto questo sia urgente.

D. – Lei ha parlato di religioni, verrà ricordato anche l’incontro interreligioso di Giovanni Paolo II. Che cosa succederà ad Assisi, dunque, nel 2016?

R. – Ricorderemo il 30.mo di questo incontro, che ha dato una grande svolta o almeno un grande impulso al dialogo interreligioso, ma anche all’impegno comune, all’impegno orante e alla collaborazione tra le religioni per la pace. Ci sarà una particolare celebrazione: normalmente facciamo ad Assisi una commemorazione ogni anno, ma l’anno venturo uniremo le forze anche con la Comunità di Sant’Egidio, che è solita portare in diverse nazioni del mondo questo spirito di Assisi, e faremo insieme una grande commemorazione in settembre, con la partecipazione non soltanto di Sant’Egidio, ma anche di altre realtà ecclesiali. Abbiamo di questo avvertito anche il Santo Padre: noi auspichiamo che in un modo o nell’altro, in un momento o nell’altro di questo Anno della Misericordia possa dare anche un’attenzione speciale a questa città, che gli sta sicuramente nel cuore per il fatto di essere la città di San Francesco, del quale ha preso il nome. 








All the contents on this site are copyrighted ©.