2015-12-11 19:58:00

Banche: per Renzi urgente la riforma del sistema di credito


“La riforma del sistema del credito è quanto mai urgente, come abbiamo visto non solo nelle ultime ore ma nell'ultimo anno con la riforma delle popolari”. E' quanto ha sottolineato oggi il premier  Matteo Renzi. Dall'Unione europea arriva il sì all'ipotesi di arbitrati per determinare i rimborsi. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Sarà trovata con un emendamento alla Legge di stabilità la soluzione per sostenere i piccoli risparmiatori vittime del crac di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. Il governo deve superare il no dell'Unione europea agli aiuti di Stato. Bruxelles apprezza invece l'idea di passare attraverso arbitrati individuali per accertare caso per caso se da parte delle banche siano stati venduti titoli in modo ingannevole, come accadde in Spagna nel 2012. Potrebbe dunque essere la Consob a stabilire quali risparmiatori possano accedere al fondo di ristoro.

Le questioni legate al dissesto delle banche “le consideriamo con un impegno che è massimo, facendo il meglio ed essendo sicuri di aver fatto il meglio” ha sottolineato il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. Bankitalia suggerisce lo stop al collocamento di titoli troppo rischiosi presso il pubblico indistinto. La vicenda naturalmente sta provocando polemiche politiche, con le opposizioni sul piede di guerra. La Lega attacca il decreto salva banche, il Movimento 5 Stelle preannuncia un esposto in Procura e in Corte dei Conti. E per l'ex premier Berlusconi bisogna salvaguardare anche i 30 mila obbligazionisti.  

 

L’intenzione espressa dal governo di intervenire e sanare la situazione di tanti risparmiatori non sarebbe un atto di beneficenza ma un atto di giustizia". Così il cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei e arcivescovo di Genova, circa l'ipotesi al vaglio dell'Esecutivo di istituire un fondo per risarcire gli investitori che hanno subito perdite a causa del fallimento  di alcuni istituti di credito. Intanto la Procura di Civitavecchia, che ieri ha aperto un'inchiesta sul suicidio del 68enne Luigino D'Angelo per aver perso i propri risparmi, ha disposto l'acquisizione della documentazione finanziaria presso Banca Etruria per far luce sui rapporti finanziari tra la stessa banca e il pensionato. Ad Arezzo i risparmiatori dell’istituto di credito continuano a riunirsi per capire come ottenere il rimborso delle loro obbligazioni strutturate. Il servizio di Alessandro Guarasci:

R. – La gente si è fidata perché è la banca del territorio per eccellenza. Mi interessano i poveri che hanno investito la loro liquidazione. Un portatore di handicap che ha messo tutti i soldi che gli hanno lasciato per sopravvivere, c’è un curatore, è tutto sparito. C’è molta preoccupazione da parte della nuova gestione che capisce questi problemi. Un conto è se sono operazioni finanziarie di alto livello, un conto sono i poveri che vanno difesi in qualche modo. Il risultato di tutto questo è una grandissima pena, no? Come tutti sanno.

D. – Come ne sta risentendo il territorio, la città, in questo momento?

R. – La gente prova grande sofferenza e rabbia. È delusa, e anche gli operatori della banca ai livelli più bassi che hanno eseguito l’ordine credendo di consigliare bene ora si sentono accusati. La sofferenza economica dei poveri diventa anche una cosa che coinvolge tutti gli aspetti della vita sociale. La Chiesa esprime l’auspicio che si trovi una soluzione per risolvere almeno le situazioni dei piccoli risparmiatori che sono state messe in difficoltà.

D. – In qualche modo, è a rischio anche la tenuta sociale ad Arezzo?

R. – No, non esageriamo. È a rischio la situazione di queste persone che hanno riposto la loro fiducia nelle istituzioni. Però, sono sicuro che la governance della banca attuale abbia ogni migliore intenzione per risolvere la situazione. Chi ha podestà di trovare le soluzioni deve farlo perché la gente soffre molto.








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