2015-12-09 19:25:00

Il Capo del Pentagono: siamo in guerra contro l’Isis


Gli Stati Uniti e i loro alleati sono in guerra contro il cosiddetto Stato islamico. E’ quanto ha affermato il capo del Pentagono in un'audizione davanti alla commissione Difesa del Congresso. Le milizie jihadiste non sono state contenute, gli Usa – ha aggiunto - sono pronti all'invio di elicotteri Apache e di consiglieri militari in Iraq per aiutare le forze locali a riprendere il controllo di Ramadi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“La realtà è che siamo in guerra”. Usando queste parole il capo del Pentagono, Ash Carter, ha illustrato la strategia degli Stati Uniti contro il sedicente Stato islamico.  Il segretario della difesa americano ha comunque respinto l’ipotesi del dispiegamento di “significative” forze di terra statunitensi in Siria e in Iraq perché questo tipo di operazione “americanizzerebbe” il conflitto. Nella guerra contro lo Stato islamico incombe intanto la minaccia nucleare. Il presidente russo Vladimir Putin riferendosi all’operazione militare in Siria ha affermato che missili e razzi da crociera possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate nucleari. La speranza – ha aggiunto – è che non sia mai necessario utilizzare armi atomiche. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, alla vigilia del suo viaggio a Roma per partecipare alla conferenza sul Mediterraneo, ha dichiarato inoltre che la Russia è pronta a prestare il suo aiuto all'Italia per arginare le milizie jihadiste in Libia. Un’agenzia iraniana rende noto, infine, che il leader dello Stato islamico Al Baghdadi si sarebbe rifugiato a Sirte, in Libia, proveniente dalla Turchia dove era stato portato per curare le gravi ferite riportate in seguito ad un raid aereo.








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