“Per noi aprire la porta del Giubileo è una speranza. Una speranza di misericordia e di pace per il nostro popolo. Siamo in un territorio dove c’è ancora guerra”. A parlare è il vescovo della diocesi di Kharkiv – nella regione del Donbass, in Ucraina orientale – mons. Stanislav Shyrokoradiuk. Una regione ancora profondamente segnata da una guerra che ha visto contrapporsi gruppi di filorussi e ucraini. Domenica 13 dicembre, riferisce l’agenzia Sir, la Porta Santa del giubileo della Misericordia si aprirà nella cattedrale di Kharkiv e nella Concattedrale di Zaporizhya. Le porte del Giubileo invece resteranno chiuse nelle Chiese Donetsk e di Lugansk, dove ormai i cattolici sono pochissimi.
Mons. Shyrokoradiuk: abbiamo bisogno di
tutto
A Kharkiv, i profughi fuggiti dalla guerra sono tantissimi.
Si tratta di una presenza di 600 mila persone e ogni giorno – racconta mons. Stanislav
Shyrokoradiuk – nel nuovo centro sociale che è sorto a fianco della cattedrale, dalle
100 alle 120 persone arrivano per chiedere un aiuto. “Abbiamo bisogno di tutto – dice
il presule – tantissime persone non hanno un posto in cui vivere. I bambini sono poveri,
hanno perso tutto, la scuola, la casa, gli amici e per loro è importante partecipare
alle nostre attività”.
In preghiera per la pace e per le vocazioni
L’Ucraina, prosegue mons. Shyrokoradiuk, “ha bisogno
della misericordia di Dio e della misericordia degli uomini”. Domenica, la Chiesa
di Kharkiv pregherà dunque per la pace, ma anche per le vocazioni. “Mancano sacerdoti
e tantissime parrocchie sono vuote – conclude il vescovo di Kharkiv – Non abbiamo
sacerdoti. Quest’anno giubilare lo dedicheremo alla preghiera per la pace e per nuove
vocazioni”. (I.P.)
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