2015-12-07 13:20:00

Ucraina. Apertura della Porta Santa, una "speranza di pace"


“Per noi aprire la porta del Giubileo è una speranza. Una speranza di misericordia e di pace per il nostro popolo. Siamo in un territorio dove c’è ancora guerra”. A parlare è il vescovo della diocesi di Kharkiv – nella regione del Donbass, in Ucraina orientale – mons. Stanislav Shyrokoradiuk. Una regione ancora profondamente segnata da una guerra che ha visto contrapporsi gruppi di filorussi e ucraini. Domenica 13 dicembre, riferisce l’agenzia Sir, la Porta Santa del giubileo della Misericordia si aprirà nella cattedrale di Kharkiv e nella Concattedrale di Zaporizhya. Le porte del Giubileo invece resteranno chiuse nelle Chiese Donetsk e di Lugansk, dove ormai i cattolici sono pochissimi.

Mons. Shyrokoradiuk: abbiamo bisogno di tutto
A Kharkiv, i profughi fuggiti dalla guerra sono tantissimi. Si tratta di una presenza di 600 mila persone e ogni giorno – racconta mons. Stanislav Shyrokoradiuk – nel nuovo centro sociale che è sorto a fianco della cattedrale, dalle 100 alle 120 persone arrivano per chiedere un aiuto. “Abbiamo bisogno di tutto – dice il presule – tantissime persone non hanno un posto in cui vivere. I bambini sono poveri, hanno perso tutto, la scuola, la casa, gli amici e per loro è importante partecipare alle nostre attività”.

In preghiera per la pace e per le vocazioni
L’Ucraina, prosegue mons. Shyrokoradiuk, “ha bisogno della misericordia di Dio e della misericordia degli uomini”. Domenica, la Chiesa di Kharkiv pregherà dunque per la pace, ma anche per le vocazioni. “Mancano sacerdoti e tantissime parrocchie sono vuote – conclude il vescovo di Kharkiv – Non abbiamo sacerdoti. Quest’anno giubilare lo dedicheremo alla preghiera per la pace e per nuove vocazioni”. (I.P.)








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