2015-12-07 13:24:00

"Sotto la spada di Cesare": la risposta dei cristiani perseguitati


“Sotto la spada di Cesare. La risposta dei cristiani alla persecuzione”: su questo tema si svolgerà, dal 10 al 12 dicembre, un importante incontro internazionale presso la Pontificia Università Urbaniana a Roma. L’evento è organizzato dal Centro per i diritti civili e umani dell’Università di Notre Dame nell’Indiana e dal Centro Berkley per la Religione, la Pace e gli Affari Mondiali della Georgetown University, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, in occasione del 50.mo anniversario della “Dignitatis Humanae”, la Dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa (7 dicembre 1965).  

All’esame dei partecipanti uno studio su 100 comunità cristiane in 30 Paesi
Leader religiosi, funzionari di governo, studiosi, attivisti per i diritti umani e rappresentanti delle religioni provenienti da diverse regioni e chiese cristiane nel mondo si riuniranno per discutere delle minacce alla libertà religiosa e delle violenze contro i cristiani oggi, a cinquant’anni anni dal documento conciliare, e su come le comunità cristiane in Iraq, Siria, Cina e India e in altri Paesi stanno rispondendo alle persecuzioni. Il punto di partenza del dibattito sarà il risultato di una ricerca triennale finanziata della Fondazione Templeton e condotta da un gruppo di 14 studiosi di fama internazionale su oltre un centinaio di comunità cristiane in 30 Paesi. L’obiettivo è anche di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa situazione e di incoraggiare la solidarietà globale verso dei cristiani perseguitati.

I relatori
A introdurre i lavori sarà mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati. Tra i relatori, il Patriarca di Babilonia dei Caldei, mons. Louis Raphael Sako, Sua Beatitudine Ignace Joseph III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri e di tutto l’Oriente, il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon in Myanmar, l’arcivescovo nigeriano anglicano, Benjamin Kwashi. Presenti anche Paul Bhatti, consigliere del primo ministro del Pakistan per le minoranze, Heiner Bielefeldt, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà religiosa, e l’ambasciatore statunitense David Saperstein del Dipartimento di Stato per la libertà religiosa internazionale. (L.Z.)








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