La Porta Santa, la carità e gli altri segni del Giubileo

A sancire l’inizio ufficiale in tutto il mondo del Giubileo Straordinario della Misericordia è l’apertura, nel giorno della solennità dell’immacolata concezione della Beata Vergine Maria, della porta santa della Basilica di San Pietro.

“Questo è un gesto ricco di significato – spiega padre Antonio Rungi, passionista, teologo morale  – perché la porta rappresenta un richiamo costante a Cristo, ‘porta’ verso il Padre. Passare per quella porta significa confessare che Gesù è il Signore. L’obiettivo del cammino giubilare, caratterizzato appunto dall’apertura e dal passaggio della porta santa, è quello di entrare nel mistero di Dio, attraverso l’esperienza di Cristo Signore. E il fatto che Papa Francesco abbia scelto il giorno dell’Immacolata  per iniziare il Giubileo, sottolinea il fatto che anche Maria è la ‘porta’ che conduce a Cristo”.

Ma la porta santa è solo uno dei tanti segni giubilari. Padre Rungi ne elenca alcuni: “Ad esempio c'è la purificazione della memoria, una vera conversione personale, comunitaria e di tutta la Chiesa; la carità, segno più vistoso e concreto della compassione di Dio Padre verso tutti i bisognosi e i più poveri; l’indulgenza, strumento  che a determinate condizioni e disposizioni del cuore, permette la remissione dinanzi a Dio della pena  temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa”.

Una rilevanza speciale ha poi un altro segno: quello del pellegrinaggio, definito “uno degli elementi portanti e fondamentali del Giubileo”. Padre Mario Magro, presidente del Collegamento Nazionale dei Santuari e rettore del Santuario Sant’Antonio di Messina, lo considera una “metafora della   vita ”: “Certamente. Perché la nostra stessa esistenza è un cammino verso Dio; con le nostre gioie, con le nostre fatiche. Tutta la vita è un pellegrinaggio. Dunque, ‘camminare’ per andare in un santuario o in una basilica e attraversare la Porta Santa, vuol dire sforzarsi per andare incontro a Dio. E diventa davvero un motivo di cambiamento, di conversione . I nostri santuari italiani si sono preparati ad accogliere con gioia e misericordia i pellegrini e i turisti che vi giungeranno. E si può star sicuri che nessuno tornerà indietro senza essere stato toccato dalla grazia”.