2015-12-04 13:56:00

Mons. Becciu: dal Papa l'esempio a vivere Giubileo senza paura


Presentato stamani alla Fiera dei piccoli editori a Roma il libro “Letterine a Papa Francesco”. Il volume, edito dalla Gallucci, a cura della vaticanista Alessandra Buzzetti, raccoglie alcune delle numerosissime lettere al Papa che arrivano in Vaticano da parte di bambini di tutto il mondo. Alla presentazione è intervenuto anche mons. Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Alessandro Gisotti lo ha intervistato:

R. – Bella è la spontaneità dei bambini, è la fiducia che hanno nel Papa che li porta a parlare così, in maniera tanto semplice, a fargli le domande più belle, come si fa con un nonno. Abbiamo visto che il Papa con i bambini ci sa stare, li ama… Ho fresche le immagini del Papa in Centrafrica: c’era una fila di bambini e pensavamo che ne salutasse uno, due o tre; invece ha passato diversi minuti intrattenendosi con loro, accarezzandoli e manifestando loro tutta la sua paternità e il suo amore.

D. – A pochi giorni dal Giubileo anche questo libro, anche questo rapporto particolare che Francesco ha con i bambini ci fa tornare in mente quella "rivoluzione della tenerezza" che il Papa ha incominciato fin dai primissimi momenti del Pontificato…

R. – A me personalmente aveva colpito un tema del genere, che spesso avevamo sorvolato… Invece lui, sin dagli inizi, ha usato questa parola e insiste! Alla fine la tenerezza non è altro che la paternità di Dio, la misericordia di Dio. E noi, come figli di Dio, dobbiamo rassomigliare al Padre.

D. – Molte le questioni legate alla sicurezza e alla logistica pensando al Giubileo, ma Francesco e i bambini ci dicono che il Giubileo parla soprattutto del cuore. Quindi anche il Centrafrica ha dato questa incredibile testimonianza con i giovani che andavano alla Veglia, nonostante il coprifuoco. E noi ci preoccupiamo – anche giustamente –  dei problemi del traffico a Roma…

R. – Il viaggio in Centrafrica è stata proprio una grande sfida, vinta in maniera eloquente da parte del Papa. E’ stato un messaggio anzitutto di predilezione ai Paesi più sfortunati - e tra questi, ahimè, c’è il Centrafrica, ma anche un messaggio al mondo intero: ci ha detto il Papa che non possiamo rinchiuderci in casa, che dobbiamo riprendere la nostra vita normale, non lasciandoci condizionare dalle minacce di attacchi terroristici; altrimenti la daremo vinta a chi vuole la fine del nostro modo di vivere; che dobbiamo andare avanti e portare a termine la nostra missione. Il Papa mi pare abbia dato questa grande lezione al mondo intero. Partivamo preoccupati, certo, perché tante erano le voci; preoccupati anche dal dopo-Parigi: questo era normale… Ma il Papa, con il suo coraggio e con la sua fede in Dio, ci ha ripetuto spesso che siamo nelle mani di Dio.

D. – Un messaggio che, ovviamente, vale soprattutto a Roma?

R. – Certamente! Che la gente venga, che la gente venga con serenità e con coraggio, che non ci si lasci condizionare!

Per volontà di Francesco, l’intero ricavato dei diritti d’autore di questo libro viene donato alla Fondazione "Dispensario Santa Marta", che offre ogni giorno cure mediche, cibo e vestiario ai bambini che ne hanno bisogno e alle loro famiglie. Alla presentazione del libro, dunque, erano presenti anche la responsabile del Dispensario, la vincenziana Suor Antonietta Collacchi e una volontaria della struttura, Valentina Giacometti. Sulla tenerezza che emerge pagina dopo pagina, Alessandro Gisotti ha intervistato la curatrice del volume, la vaticanista Mediaset, Alessandra Buzzetti:

R. - Una tenerezza incredibile, perché i bambini sicuramente la ricevano dal Papa, gliela chiedono e in qualche modo gliela ridanno, gliela riconsegnano con il loro affetto, con la loro spontaneità, con le loro domande veramente incredibili.

D. – Questo libro di bambini protagonisti, forse parla molto anche ai genitori, alle famiglie…

R. – Sì, parla anche ai genitori perché i bambini raccontano anche tanti loro problemi, come anche le loro speranze. Si rivolgono al Papa come proprio ad un grande nonno, cui affidarsi, cui chiedere consiglio, cui chiedere indicazioni per la strada della vita.

D. – La finalità molto bella: il ricavato andrà al Dispensario Pediatrico Santa Marta. Quindi non solo un libro, ma anche un’opera di misericordia se vogliamo…

R. – Un’opera di carità che sicuramente esprime bene anche questo Giubileo della Misericordia, perché i bambini, "cronisti" in qualche modo del Pontificato, fanno del bene ad altri bambini.








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