2015-11-30 11:40:00

Papa a giovani: siate coraggiosi nel perdono, nell'amore e nella pace


Conclusa la Messa nella Cattedrale di Bangui, Papa Francesco ha dato avvio alla Veglia di Preghiera dei giovani dedicata alla Misericordia. Dopo il suo discorso, tutto a braccio, incentrato sulla forza del perdono per diventare costruttori di pace, il Pontefice ha amministrato il Sacramento della Riconciliazione ad alcuni giovani. L’intervento del Papa è stato preceduto dalla testimonianza di un ragazzo che ha parlato della volontà della gioventù centrafricana di superare le divisioni per un futuro di pace e prosperità. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Misericordia è l’amore di un Padre che sempre perdona. E così, con un gesto che parla più di tante parole, Papa Francesco ha confessato alcuni giovani centrafricani, quando ormai il sole era già tramontato. Un momento fortemente simbolico che ha dato l’avvio alla Veglia di preghiera dei ragazzi centrafricani, giovani di una comunità ferita dalla violenza che cerca e chiede perdono. Proprio sul perdono e il coraggio di amare e edificare la pace si è incentrato il discorso del Papa in questo momento di preghiera dedicato alla Misericordia. Come già nell’incontro con i giovani del Kenya e dell’Uganda, Francesco ha messo da parte il testo preparato per parlare a braccio dialogando con i ragazzi presenti.

Abbiate il coraggio di lottare per il bene
Il Papa ha svolto la sua riflessione partendo dall’immagine dell’albero di banane, scelta dai ragazzi centrafricani come loro simbolo, una pianta forte e resistente, “simbolo di vita”:

“E’ necessario resistere, avere il coraggio della resistenza, della lotta per il bene! Chi fugge non ha il coraggio di dare vita”.

“Ma come si fa per resistere?”, si è domandato Francesco. Innanzitutto, ha detto, bisogna pregare, perché “la preghiera vince il male” e “avvicina a Dio”. Secondo, ha proseguito, bisogna “lavorare per la pace”. E la pace, ha soggiunto, “non è un documento che si firma e rimane lì: la pace si fa tutti i giorni!”.

Niente odio, molto perdono per far vincere l’amore
“La pace – è stata la sua esortazione – è un lavoro artigianale, si fa con le mani! Si fa con la propria vita”. Ma come dunque un giovane centrafricano può diventare artigiano di pace?”:

“Primo: non odiare mai. E se uno ti fa il male, cerca di perdonare. Niente odio! Molto perdono! Lo diciamo insieme: niente odio, molto perdono? E se tu non hai odio nel tuo cuore, se tu perdoni, sarai un vincitore. Perché sarai vincitore della battaglia più difficile della vita, vincitore nell’amore. E attraverso l’amore viene la pace”.

Francesco ha ribadito che “soltanto si vince sulla strada dell’amore” che può portare fino a perdonare il nemico, quello che “ci ha fatto del male”. L’amore, ha ribadito, mai ci farà sconfitti. “Fuggire, andarsene lontano – ha ripreso – non è una soluzione”.

Fidatevi di Dio, siate artigiani di pace
Voi, ha detto ancora, “dovete essere coraggiosi”, “coraggiosi nel perdono, coraggiosi nell’amore” e “nel fare la pace”. Quindi, Francesco ha messo l’accento sul significato dell’apertura della Porta Santa della Cattedrale di Bangui:

“Oggi abbiamo aperto questa Porta. Questo significa la ‘Porta della Misericordia di Dio’. Fidatevi di Dio! Perché Lui è misericordioso, Lui è amore, Lui è capace di darci la pace. E’ per questo vi ho detto all’inizio di pregare: è necessario pregare per resistere, per amare, per non odiare, per essere artigiano di pace”.

Il Papa ha dunque concluso il suo discorso incoraggiando i giovani ad avere il cuore disposto a pregare, a resistere, a lottare per la pace e per la riconciliazione.








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