“Bisogna smetterla di versare il sangue dei congolesi” scrivono i vescovi della Repubblica Democratica del Congo nel loro messaggio pubblicato al termine del Comitato permanente della Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco).
Non esercitare il potere a scapito del bene comune
Nel messaggio, ripreso dall’agenzia Fides, si esprime preoccupazione per la situazione
politica del Paese, per le tensioni su possibili modifiche costituzionali al fine
di permettere al Presidente Joseph Kabila di presentarsi alle elezioni presidenziali
del 2016 per un terzo mandato. “Facendo seguito alla nostra presa di posizione del
12 novembre 2015 sul dialogo nazionale nel rispetto assoluto del quadro costituzionale
e istituzionale vigente, ci siamo confrontati sulla situazione del Paese, un anno
prima delle elezioni di novembre, che è inquietante e preoccupante. Abbiamo evocato
il ricordo sciagurato e doloroso delle guerre e delle tribolazioni che hanno gettato
nello sconforto la popolazione congolese e fatto versare il sangue di milioni di figli
e figlie del nostro Paese, soprattutto a causa di un certo modo di accedere al potere
attraverso la forza e di esercitarlo a scapito del bene comune”.
Appello a non far scorrere altro sangue nel Paese
I vescovi proseguono ricordando che, nonostante l’appello lanciato con il loro messaggio
durante la visita ad limina nel settembre 2014, e nel messaggio del gennaio 2015,
“purtroppo è stato versato altro sangue a seguito del tentativo di aggirare le disposizioni
costituzionali. Occorre smettere di far scorrere altro sangue”. Nel gennaio di quest’anno
a seguito di un tentativo di revisione della legge elettorale, che avrebbe comportato
un prolungamento del mandato del Presidente Kabila, si erano avuti gravi incidenti
con morti e feriti.
I vescovi: l'alternanza è un'espressione della democrazia
Pur riconoscendo gli sforzi effettuati dal governo per la democratizzazione del Paese,
i vescovi deplorano “le restrizioni delle libertà individuali, l’aumento delle repressioni
e delle intimidazioni. La democrazia non deve essere un semplice slogan, ma una cultura
e l’alternanza è una sua espressione”.
Novena di preghiera per la pace l'8 dicembre
Per chiedere la pace e il rispetto della Costituzione la Cenco organizza una serie
di iniziative, tra cui una Novena di preghiera in tutte le parrocchie dall’8 dicembre;
una processione da tenersi il 16 febbraio in tutte le diocesi in occasione dell’apertura
dell’Anno giubilare della storica Processione del 16 febbraio 1992, organizzata dai
cristiani congolesi per chiedere la democrazia; una preghiera per la pace da tenersi
ogni primo sabato del mese nelle parrocchie e nei movimenti d’azione cattolica. (L.M.)
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