2015-11-23 14:00:00

Chiesa Colombia: chiarezza su referendum, impegnarsi per la pace


La Chiesa in Colombia, attraverso il presidente della Conferenza episcopale, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, ha chiesto chiarimenti sulla questione del referendum della pace, proposto dal governo Santos, relativamente ai rapporti con la guerriglia delle Farc. “Spero – afferma il presule, in una nota riportata dall’agenzia Fides - che qualcuno spieghi di cosa tratta questa consultazione, e chiarisca il contesto dei trenta e più punti citati per capire non solo il referendum, ma altri aspetti importanti: spiegare se il referendum è costituzionale e se rispetta gli standard della giustizia internazionale”.

Fondare la pace su basi forti
Il presidente dei vescovi colombiani ha sottolineato anche l'importanza della struttura del processo di pace, ribadendo che essa deve “essere ben fondata, su basi forti, senza tralasciare nulla”. Mons. Castro Quiroga ha parlato al "Congreso Nacional de Planeación", che si svolge questi giorni a Tunja, dove ha relazionato sul tema “Riconciliazione e costruzione del tessuto sociale per la pace”. In particolare, il presule ha espresso la preoccupazione della Chiesa sui temi dell’accompagnamento delle vittime e sul contesto culturale e sociale del Paese, nella fase del post-conflitto.

Da ricordare che lo scorso 23 settembre, in uno storico incontro svoltosi a Cuba, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ed il leader delle Forze Armate Rivoluzionarie (Farc) Rodrigo Londoño hanno preso l’impegno di creare un tribunale speciale per giudicare i delitti perpetrati in decenni di conflitto, un punto rimasto tra i principali ostacoli ai negoziati di pace avviati da tempo. Il presidente colombiano ha anche assicurato tempi brevi – circa sei mesi – per il raggiungimento di un accordo di pace definitivo. La pace sarà firmata ufficialmente il 23 marzo 2016. I cittadini dovranno approvare l’accordo con un referendum. (I.P.)








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