2015-11-15 09:16:00

Dal vertice di Vienna una road map per la pace in Siria


Una road map per promuovere il dialogo tra governo e opposizione in Siria. E' questa la via per la pace nella martoriata terra siriana tracciata dai ministri degli Esteri di 20 Paesi che hanno partecipato, nella capitale austriaca, al Vertice di Vienna all'indomani dei sanguinosi attacchi a Parigi, rivendicati dal sedicente Stato islamico. Da Vienna Stefano Marchi:

L’accordo raggiunto ieri a Vienna per un processo di pace in Siria non ha ancora risolto i dissidi tra le parti sul futuro politico di Al Assad, né quelli sui criteri di definizione dei gruppi terroristici attivi nel Paese. Nella capitale austriaca i Ministri degli Esteri di una ventina di Paesi influenti hanno accantonato per ora le divergenze persistenti tra molti di loro, e si sono accordati su un calendario che prevede entro il primo gennaio l’inizio di negoziati tra il governo siriano di Al Assad e l’opposizione moderata. L’obiettivo delle trattative sarà la formazione entro sei mesi in Siria di un esecutivo di transizione, composto da entrambe le parti. Nel contempo, si cercherà una tregua, che metta fine alla tragica guerra civile siriana in corso da quattro anni e mezzo, e permetta di lottare contro i terroristi dello Stato Islamico e di Jabha An Nusra. Il Segretario di Stato americano, Kerry, ha avvertito che in Siria la priorità sarà sconfiggere il terrorismo. La Giordania proporrà una lista unificata degli altri gruppi armati operanti in Siria che saranno considerati terroristici e verranno esclusi sia dalla tregua che dal Governo transitorio. Questo esecutivo dovrà elaborare entro diciotto mesi una nuova Costituzione siriana. Poi nel Paese si terranno elezioni libere, sia parlamentari che presidenziali, cui parteciperà anche la diaspora. L’accordo di Vienna prevede anche un’intensificazione dell’assistenza umanitaria in Siria.








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