2015-11-14 07:46:00

Attentati Parigi. Commozione e sdegno in tutto il mondo


Continuano ad arrivare da tutto il mondo parole di condanna per gli attentati di ieri sera a Parigi. Vicinanza e commozione sono state espresse per tutto il popolo francese dai grandi della Terra, mentre la solidarietà dei cittadini vola via Twitter. Ce ne parla Roberta Barbi:

“This is an attack not just on Paris, it’s an attack not just on the people of France…
“Un attacco non solo al popolo francese, ma a tutta l’umanità e ai valori che condividiamo”. Queste le parole di condanna del presidente degli Stati Uniti Barack Obama dopo gli attentati di Parigi: “Ancora una volta siamo di fronte a un vergognoso tentativo di terrorizzare civili innocenti”, ha detto, e poi, in un messaggio congiunto con il suo omologo francese Hollande: “Continueremo a lavorare insieme per sconfiggere il flagello del terrorismo”.

Solidarietà con il popolo francese, offerte di aiuto e preghiere per le vittime arrivano dai grandi della Terra via twitter: “Sono scioccato, i nostri pensieri sono con il popolo francese”, scrive il premier britannico David Cameron, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel si stringe a tutti gli abitanti di Parigi. “La mia piena solidarietà e simpatia al popolo e alle autorità francesi”, è il tweet del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, mentre una condanna dura per tali “atti barbarici e vigliacchi” arriva dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il cui segretario generale Ban Ki-moon ha espresso “fiducia alle autorità francesi che riusciranno a portare i responsabili davanti alla giustizia”.

Vicinanza e preghiere per le vittime arrivano anche dall’India, mentre in un messaggio a Hollande, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella afferma di seguire gli sviluppi “con apprensione e dolore”. Dall’Italia manifestazioni di solidarietà anche dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che oggi, in via eccezionale, presiederà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Proprio a Roma, prima che a Parigi, sarebbe dovuto arrivare a giorni il presidente iraniano Hassan Rohani che ha annullato il suo viaggio in Europa e ha condannato i terroristi per questo “crimine contro l’umanità”, parlando “in nome del popolo iraniano, che a sua volta è stato vittima di terrorismo”.

Di “assassini disumani” ha parlato il presidente russo Vladimir Putin in un telegramma al suo omologo Hollande in cui esprime anche le sue “profonde condoglianze” e un invito all’intera comunità internazionale perché unisca i propri sforzi contro il terrorismo. Anche dal governo cinese arriva l’offerta di collaborazione alla Francia nella lotta al terrorismo e la ferma condanna del presidente Xi Jinping a quelli che definisce “atti barbarici”.

Dal Medio Oriente giunge la condanna di Hamas e il cordoglio dello Stato di Israele che si dice “sconvolto” per quanto avvenuto: “Combatteremo il terrorismo al fianco della Francia”, ha aggiunto il premier Netanjahu.

E anche la solidarietà della gente comune corre sui social: dopo l’hashtag Porte Ouverte con cui molti cittadini hanno offerto ospitalità per la notte a chiunque ne avesse bisogno, l’hashtag Recherche raccoglie le ricerche dei parenti che ancora non hanno avuto una risposta; facebook, invece, ha attivato il pulsante di emergenza “Sono sicuro” per dare notizie sulla propria sicurezza.








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