2015-11-12 16:16:00

La sfida delle scuole cattoliche: avamposti nelle periferie


"Il Concilio ha fatto scelte fondamentali anche nel campo dell'educazione cattolica: ha sottolineato che per la Chiesa educare significa rispondere a un diritto fondamentale di ogni persona. Ma anche aiutare ogni persona a crescere integralmente, in tutte le sue dimensioni e facoltà, per diventare protagonista di una vita nuova ed essere in grado di collaborare alla creazione di un mondo fondato sulla fraternità, l'unità e la pace". A ricordarlo è l'arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, presentando il Congresso mondiale “Educare oggi e domani. Una passione che si rinnova” in programna a Roma da 18 al 21 novembre, nel cinquantesimo della dichiarazione conciliare 'Gravissimum Educationis". 

Le scuole cattoliche nel mondo oggi sono circa 213.000, dalle materne alle superiori, e sono frequentate da 58 milioni di studenti e studentesse. Le università cattoliche sono invece 1.365 e 500 quelle ecclesiali, frequentate da 10 milioni di alunni e alunne. "In molti Paesi dove i cristiani sono una minoranza, come la Thailandia o l'Indonesia, - ricorda l'arcivescovo - gli istituti cattolici sono frequentati soprattutto da studenti di altre religioni". "Esistono Paesi islamici dove i Capi di Stato ci chiedono di aprire scuole cattoliche ", spiega mons. Zani. Il Congresso mondiale, il cui piano di lavoro è scaturito da tre anni di consultazioni in stile 'sinodale', avrà anche lo scopo di ribadire in campo educativo il modello della Chiesa in uscita, auspicato da Papa Francesco. "Le nostre scuole - aggiunge Zani - sono spesso proprio il nostro primo avamposto nelle periferie, come le scuole dei gesuiti nei campi profughi".    

L'incontro internazionale, che radunerà a Roma da tutto il mondo 2.200 operatori della scuola cattolica, "non sarà un punto d'arrivo  - spiega mons. Zani - ma sicuramente un punto di partenza per rilanciare l'educazione cattolica attraverso la creazione di un direttorio mondiale, l'attività della scuola di formazione appena nata presso l'Università Lumsa e il sostegno della Fondazione 'Gravissimum educationis' voluta da Papa Francesco". "Oggi, nell'era della frammentazione ma anche della moltiplicazione degli strumenti informativi - spiega il Segretario del dicastero vaticano per l'educazione - le scuole cattoliche sono chiamate alla responsabilità etica di elaborare progetti educativi, stabilendo priorità e assi portanti dei progetti educativi. Mentre l'altra sfida centrale è la formazione dei formatori". 








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