2015-11-10 14:30:00

Turchia: stallo istituzionale per Fondazioni delle minoranze religiose


Le 168 Fondazioni legate a minoranze etniche e religiose presenti in Turchia – comprese quelle animate da ebrei e da cristiani armeni, greci, assiri, caldei, bulgari e georgiani – operano secondo le disposizioni e i regolamenti definiti dalla Direzione generale delle Fondazioni. Una nuova normativa al riguardo, approvata da più di due anni, non è ancora entrata in vigore. Dal momento che i loro dirigenti sono eletti dai membri della Fondazione ogni quattro anni, le Fondazioni non possono tenere da ben 7 anni le elezioni per il rinnovo delle cariche direttive. In alcuni casi, come quello della Fondazione dell'ospedale greco Balikli, le ultime elezioni dei responsabili risalgono addirittura ai primi anni Novanta del secolo scorso.

Dopo il voto, promesse non mantenute dalla leadership politica turca
​Già a marzo - riferiscono fonti locali consultate dall'agenzia Fides – il rappresentante delle Fondazioni delle minoranza presso l'Assemblea generale delle Fondazioni aveva incontrato il Primo Ministro Ahmet Davutoglu per denunciare lo stato di abbandono istituzionale in cui si trovano da anni gli organismi da lui rappresentati. Dal Premier turco aveva avuto l'assicurazione che i problemi sarebbero stati affrontati e risolti prima delle elezioni politiche, svoltesi lo scorso primo novembre e vinte dal Partito islamico del Presidente Recep Tayyp Erdogan. Ma ora che le elezioni sono state celebrate – sottolineano i media turchi, riportando i sentimenti dei responsabili delle Fondazioni – la promessa non mantenuta dalla leadership politica turca rimane come ennesimo indizio della marginalità delle minoranze non musulmane presenti in Turchia. (G.V.)








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