2015-11-07 15:30:00

Oxfam: allarme "El Niňo", milioni di persone a rischio fame


Sono circa dieci milioni le persone che dal prossimo anno potrebbero trovarsi a serio rischio di fame, secondo un Rapporto appena pubblicato dall’Oxfam, una delle organizzazioni più autorevoli nel campo della cooperazione e dell’aiuto umanitario, che riunisce ben 17 Paesi. Il grande colpevole sarebbe “El niňo”, un fenomeno che si verificherebbe ogni 7-8 anni e che quest’anno sembra particolarmente intenso, ancora più che nel 1997-98, quando raggiunse il picco mai registrato, causando duemila morti e 35 milioni di dollari di danni. Questo fenomeno è responsabile di condizioni climatiche estreme in diverse parti del mondo, tra siccità, oppure piogge anomale, temperature record o allagamenti che distruggono i raccolti.

Le possibili conseguenze in Africa e America
Quattro milioni e mezzo sarebbero le persone a rischio in Etiopia, mentre nel Malawi la siccità sta portando la produzione di mais ai minimi storici e si calcola perciò che da gennaio potrebbero essere due milioni le persone che dovranno combattere con la fame. Nello Zimbabwe, infine, la siccità avrebbe ridotto già di un terzo il raccolto del mais. Clima anomali anche in America: anche qui il mais scarseggia soprattutto tra Guatemala e Honduras.

L’impatto sugli Stati insulari del Pacifico
"El Niňo" non risparmia neppure l’Asia. Se in India ha già ridotto i monsoni, l’Indonesia ha dichiarato lo stato di siccità in 34 province del Paese. Le conseguenze più gravi, però, potrebbero verificarsi per gli Stati insulari del Pacifico, dove si è appena conclusa la Conferenza delle comunità locali a Niue, nel Pacifico meridionale. Qui, il rischio maggiore è l’innalzamento dei mari che potrebbe far scomparire molte di queste piccole isole. L’Oxfam, infine, sottolinea l’urgenza di agire soprattutto in vista dell’impegno Onu per l’obiettivo “fame zero” da raggiungere entro il 2030. (R.B.)








All the contents on this site are copyrighted ©.