“Nutrire una cultura che promuova l’ecologia umana”: è l’invito rivolto in un messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso agli indù che il prossimo 11 novembre celebreranno la festa del Deepavali che simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, il trionfo del bene sul male. Il documento è firmato dal presidente del dicastero, il cardinale Jean–Louis Tauran, e dal segretario, padre Miguel Angel Ayuso Guixot. Ce ne parla Benedetta Capelli:
La responsabilità nei confronti della natura
Al di là del credo religioso, “tutti siamo chiamati
a vivere con maggiore responsabilità nei confronti della natura, a curare relazioni
vitali e, soprattutto, a riorganizzare il nostro stile di vita e le strutture economiche
in funzione delle sfide ecologiche che dobbiamo affrontare”. E’ uno dei passaggi salienti
del messaggio agli indù del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in
occasione della prossima festa del Deepavali: "che sia per voi - si legge - un'esperienza
di felicità ed armonia nelle vostre famiglie e comunità".
L’armonia con il creato favorisce la pace
Partendo dalla recente crisi ambientale, al centro
dell’Enciclica del Papa Laudato si', si ricorda la necessità di essere custodi del
creato in modo responsabile e deciso. “C’è un nesso inscindibile – si ricorda - tra
la nostra armonia e la pace reciproca”. Così per far prevalere la pace nel mondo,
è importante adoperarsi “alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione
di una rete di rispetto e di fraternità”.
Educare all’ecologia umana
Per questo, in uno sforzo comune, è importante a partire
dalla famiglia, promuovere l’ecologia umana e spetta anche ai governi e a chi si occupa
di educazione formare cittadini “dotati di una idonea comprensione dell’ecologia umana
e della sua relazione – recita il messaggio – con il futuro dell’umanità e con il
creato”. In tale armonia allora “si favorirà la crescita dell’albero della pace”.
In conclusione il dicastero ricorda la “Giornata di preghiera per la cura del Creato”,
istituita da Papa Francesco e che si celebra il primo settembre, un’iniziativa nata
per far crescere la consapevolezza del bisogno di essere buoni custodi”.
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