2015-11-06 14:39:00

Roma, Forum sul superamento della divisione delle due Coree


Si apre nel pomeriggio a Roma il Forum sul superamento della divisione delle due Coree. L’iniziativa è promossa dal Centro studi internazionali (Csi), in collaborazione con l’Università "La Sapienza" di Roma e l’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia. Il servizio di Davide Dionisi:

Nella penisola coreana, cresce l’istanza di riunificazione. La visita di Papa Francesco ha rappresentato per i due popoli divisi un’occasione straordinaria, anche se a creare difficoltà c’è sempre la presenza di due ideologie opposte e le diverse influenze internazionali. Ma in caso di superamento delle divisioni, quale sarebbe il futuro della nazione coreana e le eventuali ripercussioni a livello mondiale, soprattutto in materia di sicurezza? Se ne discute oggi pomeriggio a Roma in un Forum promosso dal Centro sudi internazionali, dall’Università "La Sapienza" di Roma e dall’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, dal titolo “Overcoming the division of Korean Peninsula”. Le anticipazione di Francesca Manenti, analista del Centro studi internazionali, tra i promotori dell’iniziativa:

R. – Un Forum sulle prospettive e le attuali difficoltà che la divisione della penisola coreana sta provocando – non solo tra le due Coree, ma più in generale nel contesto del Pacifico e del nordest asiatico – perché attualmente le tensioni tra Pyongyang e Seul hanno dei costi che sono umani, sociali, economici, e soprattutto sono dei grandi costi in un’ottica di sicurezza. Proprio dal punto di vista della sicurezza, poter affrontare in modo orchestrale le relazioni tra le due Coree avrebbe sicuramente degli importanti effetti internazionali. Basti pensare, per esempio, a quanto l’imprevedibilità dell’attuale regime nordcoreano abbia comunque degli impatti su tutta la stabilità dell’area. Quello che succede a Pyongyang viene guardato con grande preoccupazione anche a Pechino, a Tokyo. Per non parlare poi dei difficili rapporti tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord.

D. – Come giudica l’impegno della Chiesa per l’abbattimento del "Muro di Berlino asiatico", la riunificazione del Paese?

R. –  Ha sicuramente un ruolo di primo piano in questa direzione. Lo stesso Papa Francesco, in visita in Corea, si era espresso a favore di una risoluzione delle attuali divergenze tra le due nazioni e sulla possibilità che si venga a sviluppare un clima di maggiore collaborazione.

D. – E a proposito della riunificazione, quanto è importante, secondo lei, il dialogo interreligioso per il raggiungimento di tale obiettivo?

R. – Sicuramente, il dialogo interreligioso è un punto fondamentale nell’agenda di un superamento delle difficoltà. Parlare di riunificazione è sempre molto delicato, perché ancora una volta implica delle strategie politiche che al momento non trovano dei punti di convergenza. Poter però mettere sul tavolo negoziale, o eventualmente porre come spunto di cui discutere anche l’importanza del dialogo interreligioso tra le diverse comunità di entrambi i Paesi, sicuramente questo potrebbe essere un punto di conciliazione all’interno di questa agenda.








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