2015-11-05 12:21:00

Messina, assessore De Cola: "La mafia ha un'ombra lunga..."


"Sicuramente la gestione dell'acqua andrebbe attenzionata con maggiore chiarezza. Non può essere affidata per sfruttamento a fini di lucro. Perché questo acquedotto è stato ceduto a un soggetto privato e non si è continuato a gestirlo pubblicamente come accade per l'altro nostro acquedotto? Ci sono domande a cui, una volta fuori dall'emergenza, si dovrebbe provare a rispondere". Così ai nostri microfoni Sergio De Cola, Assessore all'Urbanistica, Lavori Pubblici e Protezione Civile del Comune di Messina, a commento della crisi idrica che ha colpito la città.

"La tragedia avvenuta a Giampilieri nel 2009 - quando un'alluvione uccise 37 persone, tra cui donne e bambini, e provocato oltre mille sfollati nei villaggi e nei comuni che sorgono lungo la costa jonica di Messina - purtroppo ci ha insegnato poco", ammette l'assessore De Cola. 

Intanto resta alta la preoccupazione per l'approvvigionamento idrico nella città sicula dove la copertura è assicurata per il 75% degli abitanti. Il resto dei cittadini viene aiutato con un servizio di autobotti. "La situazione non è ottimale, - sottolinea De Cola, che aggiunge - si sta valutando la possibilità di ripristinare la conduttura dell'acquedotto principale di Fiumefreddo mediante un by-pass che vada in terreni non interessati dalla frana e riassesti la portata dell'acquedotto". 

 








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