2015-11-04 08:08:00

Sinai: nuovi elementi, non escluso attentato. Is, altro video


E’ iniziata al Cairo l’analisi delle scatole nere dell’airbus russo disintegratosi nei cieli egiziani e precipitato nel Sinai, mentre aumentano le ipotesi che all’origine del disastro ci sia un attentato.  L’Is, intanto, diffonde un altro video. Francesca Sabatinelli:

Un lampo di calore rilevato in aria da un satellite infrarossi statunitense rilancia l’ipotesi attentato dietro alla tragedia che ha ucciso 224 persone. I funzionari del Pentagono, che hanno diffuso la notizia, escludono l’ipotesi missile ma non quella di una bomba a bordo dell’airbus della compagnia Metrojet, partito da Sharm el-Sheikh.  Al vaglio anche il possibile incendio di uno dei motori, pista bocciata dalla compagnia aerea che scarta anche l’errore umano, avvalorando la tesi di un “fattore esterno” , quindi quella dell’attentato.

Dai primi riscontri delle scatole nere emergerebbero, pochi minuti prima dello schianto, “suoni di fondo anomali per un volo regolare”, ancora da accertare. Inoltre, nel luogo dell’impatto, sarebbero stati ritrovati elementi estranei ai resti dell’aereo, ancora da analizzare. Ci vorranno settimane, forse mesi, per terminare l’esame delle scatole nere, mentre a San Pietroburgo continua il processo di identificazione delle vittime. Intanto è arrivato un altro video di propaganda dei jihadisti del Sinai, affiliati all’Is, che sin dal giorno della tragedia, sabato scorso, avevano rivendicato il disastro. In questo nuovo video il sedicente stato islamico avverte il presidente russo Putin che si tratta solo dell’inizio della vendetta per i raid in Siria.

 








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