2015-11-03 19:24:00

Sinai, oggetti estranei all'aereo russo sul luogo dello schianto


Si continua a indagare sulle cause dell’incidente all’aereo russo caduto in Sinai tre giorni fa, nel quale sono morte 224 persone. In queste ore si stanno analizzando al Cairo i dati delle scatole nere, mentre sul luogo dell’impatto sarebbero stati trovati “elementi che non hanno a che fare con la struttura del velivolo”. Si allontana intanto l’ipotesi di un missile dello Stato Islamico, che pure aveva rivendicato la responsabilità del disastro. Il servizio di Michele Raviart:

Nel luogo del Sinai dove sabato scorso è precipitato l’Airbus russo sono stati trovati materiali che non appartenevano all’aereo. E’ ancora ignoto se siano oggetti appartenuti ai passeggeri, al terreno o a qualche fattore esterno, come ad esempio una bomba. Un’ipotesi che non può ancora essere ancora scartata. Il Pentagono ha  stabilito che il lampo di calore captato da un satellite americano al momento dell’impatto è avvenuto in aria, il che escluderebbe, secondo gli esperti, l’abbattimento da parte di un missile, ma non un attentato in volo. Incertezza arriva anche dalle prime indiscrezioni trapelate dall’analisi delle scatole nere.

I piloti dell’Airbus non hanno lanciato nessun allarme – segno che l’esplosione è stata inaspettata – e si sentirebbero rumori non nella norma in cabina, prima dalla sparizione dal radar. Il presidente egiziano Al-Sisi ha escluso alla BBC che l’attacco sia opera dello Stato Islamico, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov è ancora cauto e attende una ricostruzione ufficiale dell’accaduto. Intanto il presidente russo Putin ha espresso parole di gratitudine verso i cittadini di San Pietroburgo, dove era diretto l’aereo. Condividono con tutta la Russia questo grande dolore, ha detto Putin








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