“Continuiamo a invitare i keniani a cercare la pace e la tolleranza in tempi difficili”. Con queste parole la Conferenza episcopale del Kenya lancia un nuovo appello affinché la visita di Papa Francesco contribuisca ad unificare il Paese, in un messaggio firmato da mons. Alfred Rotich, Ordinario militare, presidente del segretariato per la visita del Pontefice nel Paese africano. In precedenza alcuni singoli vescovi avevano già preso posizioni simili. “La nostra nazione sta facendo fronte a prove difficili che minacciano di distruggerlo” afferma il messaggio ripreso dall’agenzia Fides. I vescovi in particolare lamentano la mancanza di “decoro e di buon gusto da parte dei nostri politici” che fanno spesso appello all’incitamento etnico, un fatto definito come “preoccupante e che minaccia la pace”.
I vescovi chiedono ai leader politici di governare
“Il nostro Paese e la popolazione del Kenya - continua il messaggio - devono già far
fronte a diverse difficoltà come le sfide economiche della vita moderna, e non possono
confrontarsi con la disunità dei nostri leader. Questa serve solo ad aggravare i nostri
problemi e dobbiamo invece lavorare insieme per cercare soluzioni. Chiediamo ai nostri
leader di governare”.
Nei tempi di crisi ricercare per primo Dio
“Poiché il Santo Padre visita la nostra grande nazione, uniamoci e cerchiamo insieme
con umiltà la redenzione, lasciando un esempio per le future generazioni: ricercare
sempre per primo Dio nei tempi di crisi e in quelli di prosperità” conclude l’appello. Per
quanto riguarda i preparativi della visita, si chiede che ogni parrocchia del Kenya
sia presente con tre bus di pellegrini per partecipare alla Messa del 26 novembre.
(L.M.)
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