2015-10-31 07:35:00

Strage di bambini nel Mar Egeo: 16 vittime in poche ore


Non si fermano i naufragi di migranti che hanno per vittime i più piccoli: nelle ultime ore 12 bambini sono annegati in due distinti naufragi al largo delle coste greche e altri 4 risultano morti e 2 dispersi in altrettanti ribaltamenti avvenuti, invece, al largo della Turchia. In due mesi – secondo Save the Children – sono 80 i minori che hanno perso la vita nel Mar Egeo. Roberta Barbi:

Era il 3 settembre quando la foto del piccolo Aylan, 5 anni, morto sulla spiaggia turca di Bodroum, fece il giro del mondo pungendo la coscienza di molti e accendendo i riflettori sul dramma dei migranti che dall’Asia centrale battono la rotta balcanica via mare per arrivare in Europa. A due mesi di distanza, secondo Save the Children, almeno altri 80 sono annegati nel Mar Egeo mentre tentavano di arrivare in Grecia. Un esodo che non accenna a fermarsi, nonostante l’arrivo del freddo e il peggioramento delle condizioni meteo: nelle ultime ore sono 4 i naufragi in cui si contano piccole vittime. Ben 12 nelle acque davanti alle isole greche di Kalymnos e Rodi; 4 al largo della costa turca, tra Ayvacik e Didima, dove due bambini risultano anche dispersi. “Una vergogna per l’Europa – l’ha definita il premier greco Tsipras – l’Egeo non sta trascinando via solo i bambini morti, ma la stessa civiltà europea”. Sono proprio loro, i bambini, i grandi protagonisti degli eccezionali movimenti migratori che stanno scuotendo in questi mesi il Vecchio continente: ogni giorno, delle circa ottomila persone che arrivano in Grecia, il 23% sono minori; 12mila quelli che quest’anno hanno affrontato i viaggi della speranza non accompagnati. Per tutti, le condizioni dei campi d’accoglienza risultano molto pericolose. “Non possiamo fare solo gli spettatori, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità – è tornato sull’argomento immigrazione il cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas italiana – invece ogni giorno c’è un penoso conteggio delle vittime come se fossero tragedie isolate”. 








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