Accogliere i migranti con uno “spirito d’amore”, quale segno di “giustizia” e di “pace”: questo l’appello lanciato ai cattolici dalle 14 organizzazioni caritative riunite nel Consiglio nazionale della solidarietà, organismo appartenente alla Conferenza episcopale francese. L’esortazione è stata diffusa in vista dei 30mila migranti e rifugiati che, secondo gli accordi europei, arriveranno presto in Francia. “Chi non ha nella propria genealogia un antenato proveniente dall’estero? – scrive il Consiglio - Chi può dimenticare che la nazione francese è nata e ancora nasce come frutto di innumerevoli migrazioni?”.
Accompagnare la carità con la promozione
della pace e della giustizia
“Dobbiamo accogliere i migranti e i rifugiati - si
legge ancora nell’appello - Alcuni di loro continueranno la loro vita in Francia;
altri sono abitati dalla speranza di ritornare nel loro Paese. L’accompagnamento che
offriamo deve permettere loro di non essere tagliati fuori dalle loro radici e favorire
tutte le condizioni che potranno rendere possibile il loro rientro a casa”. Per questo,
“la carità deve essere accompagnata da una azione dei governi per ripristinare la
giustizia e la pace nei Paesi colpiti da guerra, dittatura o dalla fame”. Nel documento,
inoltre, il Consiglio nazionale della solidarietà invita ogni diocesi a promuovere
un “coordinamento concordato” delle iniziative per mettere al servizio di ogni famiglia
di esuli, una “rete di competenze” che eviti il “sovrapporsi” o la “concorrenza” dei
servizi.
Sviluppare maggiore impegno in favore dei
migranti e bisognosi
E non solo: le comunità cattoliche vengono esortate
a “proseguire e sviluppare il loro impegno al servizio di tutti gli altri migranti
e delle persone in situazione di precarietà”. Presieduto da monsignor Jacques Blaquart,
vescovo di Orléans, il Consiglio nazionale della solidarietà è composto da presuli,
religiosi e laici rappresentanti di organizzazioni attive nel campo della povertà,
tra cui Secours catholique, che coordinano l’attività di circa novantamila volontari
che quotidianamente operano in favore di quasi due milioni di persone in situazioni
di fragilità.
Il 3 novembre, al via Plenaria dei vescovi.
In agenda, la crisi dei rifugiati
Da ricordare, infine, che la crisi dei rifugiati e
lo “sviluppo di una cultura dell’ospitalità” sarà uno dei temi principali all’esame
dell’Assemblea Plenaria dell’episcopato francese, che si riunirà a Lourdes da martedì
3 a domenica 8 novembre. “Siamo pronti ad accogliere i migranti”, ha detto il segretario
generale dell’episcopato, monsignor Olivier Ribadeau Dumas, il quale ha reso noto
che a seguito dell’appello del Papa, che il 6 settembre scorso ha invitato ogni parrocchia
a ospitare almeno una famiglia di profughi, il 95 per cento delle diocesi ha incrementato
le attività di accoglienza. (I.P.)
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