Risvegliare una maggiore consapevolezza sull’importanza dei temi ambientali e della
salvaguardia del Creato: con questo obiettivo si è tenuto martedì scorso a Dhaka,
in Bangladesh, un seminario organizzato dalla Chiesa locale rivolto a sacerdoti, religiosi,
docenti ed attivisti sociali provenienti da sette diocesi del Paese. Focalizzato,
in particolare, sull’Enciclica “Laudato si’ sulla cura della casa comune” siglata
da Papa Francesco, l’evento ha visto la presenza di mons. Gervas Rozario, vescovo
di Rajshahi e presidente della Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale
del Bangladesh.
Il mondo rischia il disastro. Occorre dialogo ed azione ecologica
“Da soli non possiamo fare niente per i cambiamenti climatici – ha detto il presule,
aprendo i lavori – perché le nostre risorse sono limitate”. Per questo, ha ribadito,
è necessario “promuovere una maggiore consapevolezza tra i fedeli, incoraggiandoli
a raggiungere e coinvolgere ogni persona, a vari livelli, nelle loro rispettive comunità,
per dialogare ed agire sul tema dell’ecologia”. Inoltre, in quanto presidente della
Caritas nazionale, mons. Rozario ha sottolineato: “Il mondo si trova davanti al disastro.
Possiamo salvarlo solo se ci prenderemo cura della Terra, in quanto madre e sorella”.
Enciclica Laudato si’, punto di riferimento fondamentale
Dal suo canto, il presidente della Conferenza episcopale del Paese, l’arcivescovo
Patrick D’Rozario, ha diffuso una Lettera pastorale in cui ha fornito una breve sintesi
dei punti principali della “Laudato si’”. Non solo: l’arcivescovo ha anche esortato
i cattolici a seguire le linee-guida indicate dal Papa ed ha invitato i sacerdoti
a diffondere, tra i fedeli, gli insegnamenti del magistero pontificio sull’ecologia.
La lettera pastorale è stato distribuita in tutte le parrocchie del Paese.
L’operato della Caritas per tutelare l’uomo e l’ambiente
Infine, da ricordare che Caritas Bangladesh ha già lanciato numerosi progetti sulla
salvaguardia del Creato, come ad esempio: la vendita di semenze di alta qualità agli
agricoltori più indigenti, in modo da migliorare le loro condizioni di vita, oppure
l’assistenza ai gruppi sociali più vulnerabili, come i bambini ed i senza-tetto, ai
quali vengono donati abiti caldi per l’inverno. Centrale anche l’avvio di programmi
di riabilitazione per combattere l’alcolismo tra le minoranze etniche. (I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |