2015-10-28 12:30:00

Papa: solidarietà a Pakistan e Afghanistan colpiti da sisma


Al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, il Papa ha lanciato un appello per le popolazioni di Pakistan e Afghanistan colpite dal terremoto lunedì scorso. Ascoltiamo le sue parole:

"Siamo vicini alle popolazioni del Pakistan e dell’Afghanistan colpite da un forte terremoto, che ha causato numerose vittime e ingenti danni. Preghiamo per i defunti e i loro familiari, per tutti i feriti e i senza tetto, implorando da Dio sollievo nella sofferenza e coraggio nell’avversità. Non manchi a questi fratelli la nostra concreta solidarietà".

Intanto sul terreno i soccorsi non si arrestano nonostante le difficoltà. Finora i morti sono almeno 375, di cui 260 in territorio pakistano e 115 in quello afghano. Da Kabul di Barbara Schiavulli:

l governo afgano oggi ha dato le cifre del terremoto, un po’ come se la questione fosse finita. Su al nord, epicentro che ha colpito Afghanistan e Pakistan, continuano le piogge incessanti, la presenza dei talebani non aiuta, e molte comunità non riceveranno alcun soccorso. Ma il terremoto è solo l’ultimo dei problemi afgani dove nel resto del paese di continua a morire per la violenza. Nel sud i talebani hanno dato fuoco ad un’altra scuola per ragazze, in due distretti della provincia centrale di Loghar 25 scuole per bambine sono state chiuse dai talebani che minacciavano gli studenti e gli insegnanti negli ultimi cinque mesi, privando migliaia di bambine di un’istruzione. Ma non funziona tutto così, a Kabul basta uscire all’ora di pranzo per vedersi riversare nelle strade ragazzine in divisa ovunque e nessuna di loro per un solo momento pensa di smettere. Io studierò e diventerò dottore, ci dice Hodra che ama la chimica. E per quanto oggi si possa continuare a combattere e a cercare di fermare il presente, saranno le nuove generazioni, penne e libri alla mano, a vincere. Barbara Schiavulli da Kabul per Radio Vaticana

 

Le organizzazioni umanitarie si sono subito mosse per aiutare le popolazioni colpite. Tra queste Caritas Pakistan. Alessandro Guarasci ha intervistato Fabrizio Cavalletti, responsabile ufficio Asia e Oceania di Caritas italiana:

R. - Caritas Pakistan si è mossa immediatamente: ha mandato subito dei team per verificare la situazione coordinandosi con le autorità locali, perché quella è una zona molto instabile per la presenza dei talebani sia nella parte afghana sia in quella pakistana. Inoltre è una zona difficilmente accessibile perché montuosa e ancora molte località colpite fortemente dal sisma non sono state raggiunte e non si hanno notizie. Si stanno approntando i primi interventi.

D. – Come Caritas italiana che cosa pensate di poter fornire?

R. – L’aiuto immediato che occorre dare sono i ripari di urgenza, anche perché lì è in atto la stagione piovosa, quindi c’è anche maltempo. E il terremoto ha provocato frane e smottamenti. L’immagine che Caritas Pakistan fornisce è quella di una situazione ancora di incertezza.








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