Assunzioni e trasferimenti all’interno dello Stato vaticano devono essere effettuati secondo le normative vigenti: l’attuale transizione disegnata dal processo di riforma della Curia, tuttora allo studio, non va intesa come una fase di vuoto legislativo.
“Pastor bonus” pienamente in vigore
È quanto afferma in sostanza la lettera inviata dal
Papa al cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nella quale Francesco si sofferma
su “alcuni problemi” che, scrive, lo sollecitano a intervenire con prontezza per riaffermare
che – stante le riforme all’esame del Consiglio di cardinali – “sono ancora pienamente
in vigore la Costituzione Apostolica “Pastor bonus”, con le successive modifiche ad
essa apportate, ed il “Regolamento Generale della Curia Romana”.
Rispetto delle norme comuni
Poiché il rispetto delle “norme comuni”, si afferma
nella lettera, è necessario “sia per garantire l'ordinato svolgimento del lavoro nella
Curia Romana e nelle Istituzioni collegate con la Santa Sede, sia per assicurare un
equanime trattamento, anche economico, a tutti i collaboratori e le collaboratrici”,
il Papa dispone “che sia osservato scrupolosamente” quanto stabilito nei documenti
citati, come pure nel “Regolamento per il personale dirigente laico della Santa Sede
e dello Stato della Città del Vaticano” e nel “Regolamento della Commissione indipendente
di valutazione per le assunzioni di personale laico presso la Sede Apostolica”.
Assunzioni e trasferimenti
Di conseguenza, prosegue Francesco, “anche che le
assunzioni ed i trasferimenti del personale dovranno essere effettuati nei limiti
delle tabelle organiche, escluso ogni altro criterio, con il nulla osta della Segreteria
di Stato e nell'osservanza delle prescritte procedure, compreso il riferimento ai
parametri retributivi stabiliti”.
Governatorato e altri enti vaticani
Tutto questo, conclude Francesco, “per quanto compatibile
con i Regolamenti propri, vale pure per il Governatorato dello Stato della Città del
Vaticano e le Istituzioni dipendenti dalla Sede Apostolica, anche se non espressamente
indicate nella Costituzione Apostolica “Pastor bonus”, fatta eccezione per l'Istituto
per le Opere di Religione”. (A.D.C.)
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