2015-10-27 11:47:00

Adolescenti e dipendenze, ciclo di incontri promossi dal Gemelli


Nuovi adolescenti o nuove dipendenze? Questo il tema di una serie di incontri organizzati dall'Università Cattolica e dal Policlinico Gemelli e ospitati presso il Piccolo teatro Eliseo di Roma. Di abuso di alcol e droga e di cyberbullismo si è parlato ieri, in occasione del primo dibattito. Il servizio di Elvira Ragosta:

L’esistenza di nuove droghe diventa quasi secondaria di fronte al nuovo atteggiamento giovanile di ricorrere a sostanze chimiche per programmare le emozioni, che per definizione sono imprevedibili. La tendenza a perdere il controllo negli adolescenti si manifesta anche nell’abuso di Internet che nei casi più gravi li costringe al ritiro sociale. Più che di una vera e propria dipendenza da web - spiega il prof. Federico Tonioni, psichiatra del policlinico Gemelli e autore del libro “Cyberbullismo e adolescenti”- si tratta di un nuovo modo di comunicare che disabitua bambini e adolescenti all’emozione dell’incontro dal vivo e spesso la causa non è Internet ma l’assenza genitoriale:

R. – Internet ha fatto molto più male ai genitori che non ai figli: troppe poche volte riusciamo a frapporci fra il video e gli occhi dei nostri figli. Per cui sono diminuiti concretamente gli sguardi scambiati dal vivo con un genitore, con una babysitter, con una nonna, con un fratellino… Questo inficia il rispecchiamento emotivo, che è un momento molto importante della crescita di ogni bambino e che fa sì che ogni bambino richieda quasi compulsivamente di essere visto, guardato tutte le volte che acquisisce una nuova competenza. Io credo – da quello che ho imparato dagli adolescenti che sono venuti da noi – che questo sia un nuovo vulnus. Secondo me, la domanda che dovremmo porci é: perché i genitori di questi tempi non sentono la mancanza di avere a che fare con i figli? Io non ho mai conosciuto un adolescente che comincia l’adolescenza per morire o per farsi male, ma solo per fare esperienze. La nostra assenza gliele complica.

D. – Secondo lei, questo è un problema essenzialmente dei “nativi digitali”?

R. – Si è acuito, ma c’è sempre stato. Ora i “nativi digitali” hanno aumentato il pregiudizio dei genitori, perché è la prima volta nella storia, nell’evoluzione anche dell’uomo, che gli adolescenti sono realmente più competenti dei genitori in una cosa. Ma il punto non è chi è più competente: dobbiamo ricordarci che anche se sono più competenti in una cosa così importante, gli adolescenti hanno bisogno di noi!

Tra le conseguenze della dipendenza da Internet, soprattutto per i giovanissimi, il cyberbullismo, fenomeno molto diffuso anche in Italia e di cui si occupa il prof. Tonioni, insieme con una équipe di psicologi e psicoterapeuti in un apposito ambulatorio del Policlinico Gemelli, che da novembre diventerà un centro interdipartimentale, coinvolgendo anche i reparti di Pediatria e Neuropsichiatria infantile.

All’incontro anche Alessandra Di Pietro, giornalista e autrice del volume “Il gioco della bottiglia. Alcol e adolescenti, quello che non sappiamo” in cui ha indagato, come madre e come giornalista, sul consumo alcolico da parte di minori:

R. – Ho provato a fare una indagine giornalistica, muovendomi tra storie vere ed esperti. Quello che ho voluto fare è stato fondamentalmente ascoltare: ascoltare le storie dei ragazzi e ascoltare quello che gli esperti hanno da dire. Quello che ne viene fuori è una ricchezza di contenuti, anche da parte dei nostri ragazzi; una grande capacità di riflessione e anche di reazione alle situazioni di disagio in cui si trovano. Credo che se vogliamo avere dei buonissimi risultati, per evitare delle situazioni di disagio, dovremmo proprio partire da quello che loro ci dicono e insieme tirare fuori le migliori soluzioni.

D. – Cosa dicono questi ragazzi?

R. – I ragazzi che ho intervistato chiedono di avere genitori presenti, affettuosi, autorevoli, in grado di dare loro dei limiti, di porre dei confini. Poi magari il loro compito è quello di trasgredirli. Questo non importa… Importante è che i genitori ci siano e che non siano gli amici. Gli amici sono gli amici e i genitori sono un’altra cosa.








All the contents on this site are copyrighted ©.