2015-10-25 13:55:00

Migranti: morti in mare tra Libia e Grecia. Attesa per il vertice Ue


Ennesima tragedia di migranti in Libia, 40 sono i corpi recuperati dall’acqua dalla Mezzaluna Rossa: 27 nei pressi del porto di Zliten, 160 km a est di Tripoli, gli altri sulla spiaggia di Khoms. Tre morti in mare anche di fronte all’isola greca di Lesbo. C’è attesa per il minivertice convocato oggi a Bruxelles con i Paesi interessati dalla cosiddetta “rotta balcanica” dell’immigrazione. I dettagli nel servizio di Roberta Barbi:

Ancora corpi recuperati dall’acqua in questa domenica di fine ottobre in cui non si arrestano i viaggi della speranza via mare: sono 40 quelli rinvenuti dalla Mezzaluna Rossa in Libia, tra il porto di Zliten e le spiagge di Khoms, vittime di un naufragio causato dal maltempo, mentre sono ancora 30 i dispersi le cui ricerche sono in corso. I migranti provenivano da diversi Paesi africani. Una mamma e i suoi due bambini sono invece annegati di fronte all’isola greca di Lesbo, a pochi km dalla Turchia, dove un gommone con a bordo circa 60 migranti si è schiantato sugli scogli a nord di Mitilene. Una decina gli afghani che mancano all’appello, mentre proseguono le ricerche del bimbo di due anni caduto in acqua proprio in questo braccio di mare. Sul fronte della cosiddetta “rotta balcanica”, si registra il record di 11.500 migranti entrati in un giorno solo in Croazia. E proprio il premier croato Milanovic respinge al mittente la bozza di documento in discussione oggi al minivertice sull’immigrazione in programma a Bruxelles e convocato su iniziativa tedesca dal presidente della Commissione Ue, Juncker. Questi i punti chiave: la conferma del principio per cui uno Stato può rifiutare l’ingresso ai migranti che non intendono richiedere l’asilo plitico nel Paese; il rapido rimpatrio attraverso Frontex dei migranti non aventi diritto alla protezione internazionale e il divieto di mandare migranti alle frontiere altrui senza l’accordo con lo Stato in questione. Rafforzato, infine, il controllo alle frontiere esterne con una nuova operazione di Frontex al confine tra Grecia, Macedonia e Albania.








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