2015-10-24 11:59:00

Mons. Simard: nel cuore del Sinodo ogni situazione delle famiglie


Non solo divorziati risposati. La Chiesa vuole camminare insieme a tutte le famiglie del mondo. E’ quanto spiega al microfono di Paolo Ondarza il vescovo di Valleyfield in Canada, mons. Noël Simard:

R. – La Chiesa vuole aiutare, camminare con tutte le famiglie del mondo, specialmente quelle che sono quelle davanti a grossi problemi, come quelle dei rifugiati, quelle che vivono in strada… Alcuni dicono che noi siamo troppo concentrati sulla comunione ai divorziati risposati, però ci sono tanti altri problemi. Ci si deve occupare dei bambini, dei ragazzi, dei genitori, degli anziani… Non è quindi soltanto una questione di dare o no la comunione ai divorziati risposati. Si deve essere attenti e manifestare misericordia. Però, dobbiamo preoccuparci di tutti i problemi di tante, di tutte le famiglie del mondo. Il messaggio di Gesù è per tutti!

D. – Rileviamo come, nelle varie società, ma specie quelle occidentali, oggi il concetto stesso di famiglia è soggetto a interpretazioni varie. Ovvero, non si parla più necessariamente di famiglia come di quella composta da un uomo e da una donna, ma si apre a varie tipologia di famiglie. La Chiesa cosa dice, rispetto a questo?

R. – La Chiesa dice ancora che la famiglia, il modello della famiglia, è la Sacra Famiglia e propone come ideale il modello della famiglia che comporta un padre e una madre e i figli. Questo è il modello. Però, sappiamo che oggi ci sono altri modelli, come le donne che vivono da sole con i figli o anche padri che vivono da soli con i figli. Allora, non si può dimenticare queste famiglie. E’ sicuro che c’è un modello, un ideale, però c’è la realtà. Come fare per tenere conto della famiglia?

D. – E’ importante continuare a parlare di una verità, di un disegno di Dio sulla famiglia?

R. – Sì, Dio ha un piano sulla famiglia, perché la famiglia è l’avvenire dell’umanità. Se le famiglie vanno bene, la società va bene. La famiglia è dove i ragazzi, la persona umana può trovare la sua identità. E la famiglia è anche il centro, il cuore della società. Allora, se il cuore non batte bene, la società va male.

D. – Dunque, non solo divorziati risposati al centro di questo Sinodo, ma tutte le problematiche della famiglia, tutte le potenzialità della famiglia, che la Chiesa vuole valorizzare. Ce n’è una in particolare, di queste questioni, che secondo lei meriterebbe di essere maggiormente evidenziata e che forse ha avuto poco risalto finora?

R. – Credo sia la questione delle famiglie che vivono in strada, le famiglie che devono fuggire dal loro Paese… Credo che non ne abbiamo parlato abbastanza… Della violenza nelle famiglie, causata dalla droga, dall’alcol ma anche dalla guerra… I giornalisti a volte sembrano essere concentrati sul problema della comunione ai divorziati risposati, invece in questo Sinodo sono state toccate tutte le problematiche.








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